La vendita del Chelsea dovrebbe essere firmata questa settimana con Roman Abramovich che accetterà le garanzie legalmente vincolanti secondo le quali il denaro sarà versato in un conto congelato sotto il controllo del governo.
L’acquisizione del club da parte del consorzio guidato da Todd Boehly, co-proprietario degli LA Dodgers, è stata ostacolata dalle preoccupazioni del governo per il debito dovuto dalla società madre del Chelsea, Fordstam, alla Camberley International Investments, registrata nel Jersey.
Il debito si è rivelato un ostacolo, secondo quanto riporta il Times, perché Demetris Ioannides, l’avvocato cipriota che è stato uno stretto collaboratore di Abramovich per due decenni ed ha rassegnato le dimissioni il 10 maggio dal fondo che possiede Camberley International, era stato riluttante a firmare qualsiasi accordo per cancellare il debito.
Il prestito del Chelsea era originariamente dovuto a Lindeza Worldwide Ltd, una società registrata nelle Isole Vergini britanniche. Nel 2018 è stato trasferito a Camberley International Investments. I documenti del registro delle società di Jersey mostrano che è stata originariamente costituita anche nelle Isole Vergini britanniche e poi nel 2020 è stata registrata come società del Jersey.
Una causa dell’Alta Corte risalente al 2012 ha evidenziato che un trust con sede a Cipro, amministrato proprio da Ioannides in collaborazione con Eugene Tenenbaum, un direttore del Chelsea, operava dal marzo 2001 con Abramovich e i suoi figli come beneficiari. La scorsa settimana una fonte governativa ha descritto la proprietà di Camberley International come “oscura e complicata. La cosa ridicola di questo scenario è che il Chelsea ci sta dicendo che non sa chi possiede Camberley International e non può parlare con loro. Non possiamo contattare Camberley International per parlarne. La nostra comprensione è che Camberley International è un’affiliata di un fondo fiduciario che è di proprietà dei suoi figli o va dai suoi figli con un individuo a Cipro che agisce come firmatario degli amministratori”.