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Simone Inzaghi (Photo Andrea Staccioli / Insidefoto)

L’Inter ha chiuso la stagione 2021/22 al secondo posto in classifica alle spalle del Milan, non riuscendo a centrare il secondo scudetto consecutivo dopo quello vinto nel 2020/21. Nella annata appena conclusa i nerazzurri hanno conquistato due trofei (Supercoppa italiana e Coppa Italia, entrambe battendo la Juventus), senza tuttavia riuscire a ripetersi in Serie A e fermandosi agli ottavi di Champions League nella doppia sfida contro il Liverpool, dopo un’estate complicata in cui, oltre ad Antonio Conte, ci sono stati gli addii anche di Romelu Lukaku, Achraf Hakimi e Christian Eriksen, i principali protagonisti della stagione che ha portato al diciannovesimo scudetto per i nerazzurri.

Non mancano, quindi, i confronti tra il rendimento del tecnico ora al Tottenham e quello del suo successore, Simone Inzaghi: un paragone che vale anche in termini economici. Calcio e Finanza ha così stimato stipendi lordi e ammortamenti legati ai giocatori nerazzurri, rapportando poi i costi all’andamento in campionato.

Nel dettaglio, valutando solo i costi legati ai giocatori, nella stagione 2020/21 l’Inter aveva costi per complessivi 265 milioni di euro circa, di cui 139 milioni legati ai compensi per la rosa e 125 milioni di ammortamenti: in Serie A, i nerazzurri avevano chiuso il campionato con 91 punti che erano valsi lo scudetto, con un costo per punti pari a circa 2,9 milioni di euro.

Nella stagione appena conclusa, invece, le stime vedono per l’Inter costi per complessivi 226 milioni legati alla squadra, in forte diminuzione rispetto al 2020/21 con un calo di circa il 17%: in particolare, il taglio maggiore ha riguardato gli ammortamenti, passati da 125 a 88 milioni (-42%) in particolare grazie agli addii di Lukaku e Hakimi, mentre gli stipendi lordi della rosa sono stati sostanzialmente in linea, passando da 139 a 137 milioni. Tra il taglio dei costi e il minor numero di punti realizzati in campionato (84 contro 91), il costo per punto della stagione con Inzaghi in panchina in Serie A è stato pari a 2,7 milioni di euro. Un valore inferiore rispetto a Conte quindi, anche se da un lato l’obiettivo scudetto è stato centrato ed è qualcosa di non valorizzabile in questa analisi specifica sul rendimento.

Dati in milioni di euro

Conte (20/21) Inzaghi (21/22)
Stipendi lordi 139,2 137,3
Ammortamenti 125,6 88,6
Costo squadra totale 264,8 226,0
Punti 91 84
Costo per punto 2,9 2,7

 

Un divario, tuttavia che aumenta aggiungendo ai costi legati alla rosa anche gli stipendi degli allenatori. Nella stagione 2020/21, così, i circa 15 milioni di euro lordi versati a Conte hanno portato a un costo complessivo pari a 280,5 milioni di euro, con 3,1 milioni di euro quindi spesi per ciascun punto in campionato.

Il peso di Inzaghi per quanto riguarda lo stipendio è stato poco meno della metà rispetto a Conte, con 8 milioni lordi rispetto ai 15 dell’ex tecnico: complessivamente, quindi, nell’annata appena conclusa i costi stimati sono stati pari a 234 milioni di euro, con un rendimento pari a 2,8 milioni spesi per ciascun punto.

Dati in milioni di euro

Conte (20/21) Inzaghi (21/22)
Costo squadra totale 264,8 226,0
Stipendio lordo allenatore 15,7 8,3
Costo totale 280,5 234,3
Punti 91 84
Costo per punto 3,1 2,8

 

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Classe 1990, giornalista.