Con l’assemblea di Lega Serie A che si terrà nella giornata di oggi – incentrata su vari aspetti dei diritti tv – dovrebbero essere decisi i ricavi per i club come da ripartizione dell’8% dei diritti televisivi dettata dalla gerarchia degli ascolti medi, certificati da Auditel, di ciascuna squadra del massimo campionato italiano.
Per far questo – spiega Il Sole 24 Ore nella sua edizione odierna – le società hanno deciso di fare ricorso a un algoritmo da applicare agli ascolti, per la definizione del quale si è scelto di dare un incarico allo Studio Frasi, studio di consulenza fra i più qualificati nelle analisi delle audience Tv.
In parole povere, i club del massimo campionato italiano dovranno scegliere se affidarsi a un algoritmo con:
- quattro variabili: doppia piattaforma di trasmissione, partite in parallelo con altre, giorno della gara, slot orario;
- due variabili: senza considerare giorno e slot.
Tutto questo per ponderare gli ascolti del primo anno del triennio affidato a DAZN, in partnership con TIM ancora oggetto di negoziazione a poco più di due mesi dall’inizio della Serie A 2022/23. L’algoritmo verrebbe poi utilizzato anche nei prossimi due anni in cui la misurazione dovrà essere affidata a un Jic, come previsto da AgCom, che dovrà quantificare la total audience, che comprende le tv e altri device.