Il processo sul caso Superlega continua al Tribunale di Madrid. Si è tenuta oggi l’udienza preliminare durante la quale il giudice Sofía Gil García ha respinto la richiesta della UEFA di mettere fine al procedimento. La Federcalcio europea ha addotto una presunta mancanza dell’oggetto del processo, ovvero che il fatto che i piani per una Superlega fossero naufragati, ma la giustizia ha respinto l’argomentazione e ha dato ragione alla European Super League (ESLC).
L’udienza – scrive il sito okdiario – è durata più di due ore, il che dimostra la complessità di questo processo in cui da un lato si trovano la Superlega e il suo partner A22 Sports Management, mentre dall’altro ci sono la UEFA, la FIFA, la Federcalcio spagnola e la Liga.
L’avvocato della Superlega, Fernando Izurzun, ha sottolineato nella sua argomentazione che «l’abuso di posizione dominante da parte sia della UEFA che della FIFA è evidente» nel calcio europeo. Sullo sfondo, l’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che recita: «Sono incompatibili con il mercato interno e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all’interno del mercato interno».
Da parte sua, la difesa della UEFA ha ribattuto che quello della Superlega è un progetto senza futuro e ha presentato come prove dichiarazioni in tal senso dal presidente del Liverpool, fatte pochi giorni dopo l’uscita del club inglese dalla nuova competizione.
«La UEFA non può pretendere la chiusura del processo. Non raggiungeremo un accordo su questo punto. L’oggetto della procedura è più ampio e deve continuare. Non ritengo che ci sia una sopravvenuta mancanza di oggetto e non vi sia ricorso in merito a tale questione. Gli imputati negano tutti i fatti della causa», ha detto Gil García.
In questo modo il giudice ha dato il via libera alla prosecuzione del procedimento e ha spiegato che non fisserà la data del processo fino a quando la Corte di Giustizia dell’Unione europea non si pronuncerà il mese prossimo. Se in Lussemburgo si dovesse mettere in dubbio la legittimità del modus operandi della UEFA la causa intentata a Madrid dalla Superlega prenderebbe una forza assai rilevante.
Nello specifico, l’11 e il 12 luglio si terrà presso la Corte di giustizia dell’Ue (CGUE) la prima udienza sul “caso Superlega”. L’avvocato Jean-Louis Dupont sarà di nuovo lì, presente oggi a Madrid per sostenere la Superlega e famoso in tutto il mondo per aver difeso il calciatore belga Jean-Marc Bosman nel caso che quasi 30 anni fa causò un vero e proprio terremoto nel calcio europeo.