Smaltito l’entusiasmo per la conquista dello Scudetto, il Milan si appresta a preparare la nuova stagione calcistica, durante la quale la formazione di Pioli cercherà di confermarsi al vertice in Italia e proverà a raggiungere nuovi traguardi in Europa, magari cercando di raggiungere quegli ottavi di finale di Champions che mancano da anni.
Nonostante il passaggio di proprietà – che sta creando una situazione di stallo in questi giorni, in attesa dei rinnovi di Maldini e Massara –, la strategia del club rossonero non cambierà. RedBird, così come Elliott in questi quattro anni, proseguirà nel solco della sostenibilità, con l’obiettivo di fare crescere progressivamente i ricavi e di contenere i costi.
Anche il Milan, così come la Juventus e l’Inter, è alle prese con i cosiddetti esuberi, calciatori non ritenuti più utili alla causa del tecnico Stefano Pioli e ai quali la società sta cercando una nuova sistemazione, oppure che – sulla base di indiscrezioni di stampa – vorrebbero lasciare il club per provare esperienze in altre squadre o campionati.
Difficile dire ora se i rossoneri saranno in grado di sistemare tutte le pedine, ma gli addii in questione potrebbero potenzialmente permettere un risparmio superiore ai 32 milioni di euro sul costo della rosa 2022/23, al netto di eventuali scelte sui sostituti, seppur vada considerata la difficoltà nel piazzare a titolo definitivo alcuni dei giocatori elencati.
Il risparmio si verificherebbe sia in termini di ammortamento, cifra non particolarmente alta, ma spinta dalla quota relativa a Mattia Caldara, il cui costo storico è superiore ai 36 milioni di euro (parlandone in ottica di risparmio, per il giocatore non è stato considerato lo stipendio, nella scorsa stagione pagato dal Venezia). Gli ingaggi più alti – tra i calciatori considerati come esuberi – sono quelli di Rebic e Bakayoko, quest’ultimo incluso poiché sulla carta sarebbe dovuto rimanere un altro anno in prestito.
Calciatore | Ruolo | Ammortamento 2021-2022 | Stipendio netto | Stipendio lordo | Costo totale |
Caldara | D | 7.498.286 | 0 | 0 | 7.498.286 |
Castillejo | C | 4.312.863 | 1.500.000 | 2.775.000 | 7.087.863 |
Rebic | A | 1.340.000 | 3.500.000 | 4.585.000 | 5.925.000 |
Bakayoko* | C | 750.000 | 2.500.000 | 4.625.000 | 5.375.000 |
Saelemakers | C | 770.408 | 1.500.000 | 1.965.000 | 2.735.408 |
Ballo Tourè | D | 1.050.000 | 1.000.000 | 1.310.000 | 2.360.000 |
Gabbia | D | 0 | 800.000 | 1.480.000 | 1.480.000 |
TOTALE | 15.721.557 | 10.800.000 | 16.740.000 | 32.461.557 |
*prestito biennale fino al 2023
C’è chi come Castillejo è destinato a lasciare, dopo i tentativi delle sessioni di mercato precedente. L’esterno alto libera circa 7 milioni di euro di “spazio” tra ammortamento e stipendio, cifra simile per Mattia Caldara, che sarebbe addirittura superiore se fosse considerato anche l’ingaggio.
O ancora Ante Rebic, un giocatore che non ha reso come il Milan si sarebbe aspettato, principalmente a causa di una serie di infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo e che – uniti all’esplosione di Leao – ne hanno condizionato la continuità. Nel suo caso il costo della rosa si alleggerirebbe di quasi 6 milioni di euro.
Nel complesso, qualora i calciatori in questione dovessero trovare una sistemazione, il Milan andrebbe a risparmiare oltre 32 milioni di euro sul costo della rosa complessivo. Un tesoretto che libererebbe spazio ai nuovi innesti di cui tanto si parla: dal centrale di difesa Sven Botman al centrocampista Renato Sanches.