Da un lato il candidato del centrodestra Roberto Di Stefano, dall’altro quello del centrosinistra Michele Foggetta. Sono loro che si sfideranno domenica prossima per il ballottaggio che deciderà il prossimo sindaco di Sesto San Giovanni, Comune finito nell’occhio del ciclone come possibile soluzione per il nuovo stadio di Milan e Inter.
E proprio sul tema stadio si accende lo scontro tra i due candidati sindaco, che hanno parlato in un’intervista a Il Corriere della Sera. A cominciare da Roberto Di Stefano, che sul progetto spiega: «Stiamo già ragionando con la Regione sulla futura viabilità. Oltre a realizzare lo svincolo stradale vogliamo disegnare un nuovo percorso per la metrotranvia nord: dovrà deviare verso Sesto, passando dalle aree Falck e quindi dal futuro stadio».
Sui tempi ridotti rispetto a quelli di San Siro per realizzare lo stadio a Sesto San Giovanni, Di Stefano ha aggiunto: «Il tempo che presentino il progetto e per noi di fare la variante in Consiglio. A quel punto ci vorrebbero 18 mesi».
Sicuramente meno convinto è invece l’altro candidato, Michele Foggetta, che ha ben chiare quelle che sono le priorità per Sesto San Giovanni: «Una città ecologica e sostenibile, che torni ad essere inclusiva e che rimetta al centro il lavoro».
Sulla questione stadio, Foggetta è molto più freddo rispetto a Di Stefano: «Non siamo né a favore né contro. Abbiamo delle perplessità e chiediamo di valutare il progetto, ma non abbiamo certo paura di sederci al tavolo. Da tifoso milanista poi vorrei anche io che la mia squadra avesse un suo impianto».