Dopo anni di spese folli per i prezzi dei cartellini e degli ingaggi dei calciatori, il PSG ha dichiarato di voler cambiare strategia. Stando a quanto dichiarato dai vertici societari, il tempo degli investimenti scriteriati è terminato ma sorge il sospetto che alla fine le cose non andranno proprio in questo modo.
I parigini vogliono cambiare strategia
Per il PSG questa stagione è terminata con l’ennesimo fallimento europeo. Gli ulteriori investimenti della scorsa estate non sono stati seguiti da adeguati risultati soprattutto a livello Europeo e la società ha deciso di sollevare dall’incarico il direttore sportivo Leonardo a cui comunque va riconosciuto il merito di aver portato a Parigi un fenomeno del calibro di Leo Messi. Ora, in vista delle prossima stagione, al PSG c’è aria di profonda rivoluzione, con Neymar che nelle ultime ore è stato accostato più di una volta alla Juventus e che potrebbe spostare e non poco gli equilibri all’interno del calcio europeo dove, secondo le scommesse Champions League, il Real Madrid e le squadre inglesi sono nuovamente le favorite anche in vista della prossima stagione.
Negli ultimi anni il calcio è cambiato a una velocità impressionante e i vertici UEFA e FIFA non sono stati in grado di adottare le dovute contromisure per evitare che lo squilibrio tra le società aumentasse in maniera esponenziale. Come detto, però, il PSG potrebbe cambiare strategia e la sensazione è che la società voglia iniziare a costruire una squadra fatta sì di giocatori forti, ma funzionali al progetto e che, soprattutto, possano giocare insieme e non intraprendere la carriera di solisti.
Come possono competere le italiane?
Ma come possono competere le italiane all’interno di un calcio in cui c’è un tale divario tra i fondi a disposizione delle squadre di Premier League, del Real Madrid e dello stesso Paris Saint-Germain? Dal punto di vista economico sicuramente non c’è partita, ma come dimostrato in questi anni dal Bayern Monaco è ancora possibile risiedere sempre ai vertici del calcio europeo seguendo una politica di spesa sostenibile e oculata. Inter e Milan negli ultimi tempi si sono avvicinate sensibilmente al livello delle migliori d’Europa, ma il divario è ancora sensibile e pare destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. Staremo poi a vedere se la Juventus riuscirà a portare a segno la numerose trattative che vanno ormai avanti da settimana e che sono finalizzate ad assicurarsi le prestazioni di due grandissimi giocatori come Pogba e Di Maria che sposterebbero e non di poco gli equilibri all’interno della nostra Serie A.
L’unico modo per competere con i colossi del calcio europeo, a ogni modo, resta la programmazione, la cura dei settori d’esordio e il lancio di idee di calcio nuove e innovative: tutti pilastri dell’Atalanta degli ultimi anni che con risorse finanziarie modeste è riuscita a scalare in brevissimo tempo le gerarchie all’interno del calcio italiano ed europeo. La svolta in casa PSG segnerà sicuramente un’epoca e non vediamo l’ora di capire quali saranno i risvolti pratici di un simile cambiamento che, si spera, possa innescare un effetto domino.