Il colosso dell’immobiliare cinese Evergrande ha affermato che si opporrà «con forza» a una richiesta di messa in liquidazione presentata da un piccolo creditore a causa delle pressioni degli investitori tagliati fuori dal suo processo di ristrutturazione. Ricordiamo che Suning – società proprietaria dell’Inter – vanta un’esposizione di 2,6 miliardi di euro.
La richiesta – spiega il Financial Times – è stata depositata presso l’Alta Corte di Hong Kong dal gruppo Top Shine Global ed è correlata a un’obbligazione del valore di 862,5 milioni di dollari di Hong Kong (110 milioni di dollari statunitensi). La richiesta di messa in liquidazione è l’ultimo segno di crescente agitazione tra i piccoli creditori della società, che stanno lavorando per creare una leva da utilizzare nei negoziati con Evergrande durante il suo processo di ristrutturazione del debito.
Evergrande, che in precedenza era inadempiente sui pagamenti delle obbligazioni all’estero a dicembre dopo che la crescita nel settore immobiliare cinese ha iniziato a rallentare, ha affermato di non aspettarsi che questa richiesta influisca sul suo piano di ristrutturazione, che prevede di completare entro la fine del mese prossimo.
Il settore immobiliare cinese ha assistito a un’ondata di insolvenze a seguito di un inasprimento normativo, che ha sconvolto il mercato e ha messo sotto pressione i governi locali che facevano molto affidamento sull’immobiliare per dare impulso alle entrate e a un processo di crescita.