Il Barcellona ha venduto il 10% dei suoi diritti audiovisivi per 25 anni al fondo statunitense Sixth Street in cambio di 205 milioni di euro, secondo quanto riporta La Vanguardia.
Tuttavia, il club è ancora lontano dai 600 milioni di euro necessari per migliorare la sua situazione economica. L’obiettivo è quello di vendere un ulteriore 15% dei diritti televisivi e fino al 49,9% della società Barça License and Merchandising, che permetterà di chiudere l’esercizio 2021-2022 senza perdite.
Con questa operazione Sixth Street rafforza la sua presenza nel calcio spagnolo, dopo che a maggio ha siglato un accordo con il Real Madrid per investire 360 milioni di euro per convertire il Santiago Bernabeu in uno spazio multifunzionale. Inoltre, il fondo nel suo portafoglio di partecipazioni ha anche Spotify, lo sponsor principale del Barça, e la società di energia rinnovabile Audax, il cui vicepresidente è anche il vicepresidente economico del Barça, Eduard Romeu.
Ora il piano è di vendere un altro 15% dei diritti audiovisivi per 300 milioni di euro e il 49,9% di BLM, la società che gestisce i negozi del club, la vendita online e all’ingrosso e i prodotti in licenza. Quest’ultima operazione si è raffreddata dopo lo stallo delle trattative con Fanatics e Investindustrial, che avrebbe portato ad un’iniezione di 200 milioni di euro. L’operazione non è andata in porto a causa della richiesta di Laporta di non rinunciare a così tanto potere nella gestione dell’azienda. Nell’ultima stagione, BLM ha contribuito con ricavi per 56 milioni di euro e punta a fatturare fino a 1.200 milioni in sei anni.