Prosegue il tentativo di Blue Skye di bloccare la cessione della maggioranza del Milan da parte del fondo statunitense Elliott a RedBird Capital, società fondata nel 2014 da Gerry Cardinale. L’accordo sull’operazione è stato raggiunto sulla base di 1,2 miliardi di euro e – dopo il signing della scorse settimane – il closing è previsto per il mese di settembre.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, Blue Skye Financial Partners (che detiene il 4,27% di Project Redblack, la società che controlla il 100% di Rossoneri Sport Investment Sarl e che a sua volta controlla il 99,93% del Milan) ha affermato che Elliott si è impegnato a vendere il club «a porte chiuse», in violazione dei suoi diritti di socio di minoranza.
Blue Skye – ha aggiunto ancora Bloomberg – è al lavoro per portare avanti un’azione legale in Lussemburgo al fine di annullare la vendita o ottenere un risarcimento danni, si legge in documenti depositati a New York. In particolare, Blue Skye ha detto che intendeva dimostrare che Elliott «ha operato con malizia o inganno» rilasciando informazioni riservate senza approvazione e senza procedere a una corretta procedura di offerta.
Le parti in causa non hanno voluto commentare, ma già nel recente passato – quando Salvatore Cerchione si era dimesso dal CdA del Milan e aveva detto di voler portare Elliott in Tribunale – il fondo statunitense non si era detto minimamente preoccupato e aveva sottolineato che questa azione non avrebbe assolutamente influito sul buon esito della cessione.
Allo stesso tempo Arena Investors – asset manager istituzionale che ha già collaborato con Blue Skye e che ha investito il capitale per la quota del 4,27% di Project Redblack – si era detto assolutamente soddisfatto dell’operazione.