Inizia una nuova era per l’Espresso. «Oggi (ieri, ndr) – informa una nota di Bfc Media, la società editoriale che fa capo al presidente della Salernitana, Danilo Iervolino – è stato firmato il contratto di cessione definitivo, con decorrenza degli effetti dal i luglio 2022, dopo la rinuncia da parte del governo Draghi all’esercizio della Golden Power (istituito per la salvaguardia degli assetti delle imprese operanti in ambiti ritenuti strategici e di interesse nazionale, tra cui le comunicazioni) che aveva costituito finora la condizione sospensiva alla definitiva firma, avvenuta davanti al Notaio Occorsio di Roma dell’atto di cessione di tre rami d’azienda: il settimanale L’Espresso, il periodico Le Guide de L’Espresso e i relativi asset editoriali e digitali, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro.
La cifra verrà corrisposta in due tranche: la prima da 2,8 milioni all’atto del closing, la seconda entro il 31 agosto 2022. L’esborso finale potrà subire delle diminuzioni per effetto dei risconti relativi alla vendita di abbonamenti già incassati, ma che produrranno i loro effetti nei prossimi mesi e che il gruppo Gedi trasferirà in capo all’acquirente».
Come sottolinea Verità&Affari, la nuova era nasce però con lo stesso direttore, il giornalista d’inchiesta Lirio Abbate. Così come sono confermate le redazioni di Roma e di Milano e il parco collaboratori.
Inoltre il Consiglio di Amministrazione è stato confermato in toto, a partire dal presidente Denis Masetti, passando per l’ad Marco Forlani fino ai consiglieri Mirko Bertucci, Mario Rosario Miele, Maurizio Milan, Massimiliano Muneghina, Paola Picilli, Alessandro Mauro Rossi.
Sempre stando a Verità&Affari, potrebbe non essere l’unico affare tra Bfc Media e il gruppo Gedi, controllato dalla Exor della famiglia Agnelli. In autunno infatti potrebbe partire la trattativa per il quotidiano La Repubblica.