Chi è il City Football Group
(Foto: Michael Regan/Getty Images)

Chi è il City Football Group – Dagli esordi con il Manchester City nel 2008 all’acquisizione del Palermo e lo sbarco sul mercato italiano circa 14 anni dopo. Il City Football Group arriva in Italia e lo fa rilevando il Palermo, nobile decaduta che ha fatto ritorno in Serie B in questa stagione e che il prossimo anno proverà a dare battaglia per riconquistare la Serie A e tornare così nel calcio che conta.

I dettagli dell’accordo dovrebbero essere quelli trapelati nei giorni scorsi: Dario Mirri rimarrà presidente con il 20% delle quote del club rosanero e ha venduto il restante 80% per circa 13 milioni più dei bonus sulla base del raggiungimento di obiettivi amministrativi e societari. Ma chi è il City Football Group? Da dove parte la sua storia?

Chi è il City Football Group – Il Manchester City

Era l’estate del 2008 – cinque anni prima della fondazione della holding – quando l’Abu Dhabi United Group (ADUG), società di investimento di proprietà dello Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, acquista il Manchester City dall’imprenditore thailandese Shinawatra che aveva acquisito il controllo del club inglese appena un anno prima, per poi essere costretto alla cessione per scandali politici in Thailandia


Formalizzato l’acquisto della società, a pochi giorni dalla fine del mercato, la nuova proprietà mette a segno il primo colpo: dal Real Madrid arriva Robinho per 32,5 milioni di sterline, il giocatore più pagato nella storia del City fino a quel momento. A maggio del 2011 arriva il primo trofeo della storia del gruppo. La vittoria della FA Cup in finale contro lo Stoke City mette fine ad un periodo di 35 anni senza successi per il Manchester City.

A fine 2011 viene definita la prima sponsorizzazione lungo termine del club. Si tratta di Etihad Airways, compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi che firma un accordo di 10 anni come sponsor di maglia e detentore dei diritti di denominazione dello stadio. Nel 2012 arriva la conquista della Premier League, sotto la guida di Roberto Mancini, a distanza di 44 anni dalla precedente, ma è nel 2013 che il progetto del City Football Group decolla veramente.

Chi è il City Football Group – La multiproprietà

Il City Football Group nasce nel 2013 e fonda il New York City FC, prima franchigia controllata dalla holding, che verrà ammessa nella MLS dal 2015. L’obiettivo della creazione del gruppo è quello di espandere il modello creato e portato avanti in Inghilterra anche negli altri Paesi, andando ad acquisire le proprietà dei club con sede nelle più importanti e belle città del mondo.

La seconda acquisizione – terza considerando il City – si concretizza in Australia. Per 12 milioni di dollari viene rilevato il Melbourne Heart, poi rinominato in Melbourne City.bNel corso dell’anno viene formalizzata la prima partnership globale con il marchio Nissan che diventa l’auto ufficiale del gruppo. Contestualmente la holding entra in possesso del 20 % dei giapponesi del Yokohama F. Marinos, società calcistica di proprietà della stessa Nissan.

Durante la stagione 2014-2015 vengono edificati i nuovi centri sportivi di Manchester e Melbourne. Le City Football Academy sono strutture proiettate al futuro: il centro inglese si espande su 320.000 metri quadri ospitando tutte le strutture delle squadre maschili, femminili e giovanili oltre a contenere gli uffici dell’Headquarter aziendale.

Chi è il City Football Group – Nuovi partner

Dalla stagione 2015/2016 il Manchester City disputa le sue partite nel rinnovato Etihad Stadium, la cui capienza è stata aumentata a 55.000 posti. A fine 2015 China Media Capital (CMC), società di investimenti cinese legata al settore entertainment, rileva il 13% del City Football Group per 485 milioni di dollari. La valutazione totale del gruppo si attesta quindi a 3 miliardi di dollari, facendone così la società calcistica di maggior valore al mondo.

Con i nuovi interessi cinesi all’interno del CFG, nel 2019 verrà assunto il controllo della formazione di terza divisione cinese del Sichuan Jiuniu, con sede a Chengdu. Nel 2016 iniziano a vedersi i primi successi sportivi delle varie realtà del gruppo. Dalla vittoria della squadra femminile del Manchester in Women’s Champions League, ai primi successi del Melbourne City la proprietà vuole alzare l’asticella anche per quanto riguarda la squadra di punta del gruppo, il Manchester.

Dalla stagione 2016-2017 l’allenatore del Manchester City è Pep Guardiola. Dopo le discrete annate sotto la guida di Mancini e Pellegrini, l’ingaggio del catalano ha lo scopo di raggiungere risultati importanti anche a giustificare gli onerosi investimenti per la rosa. Nel 2017 il CFG sbarca in Sud America acquisendo il Club Atletico Torque, club di Montevideo in Uruguay, che centrerà nella prima stagione la promozione in Prima divisione.

Nel 2017 viene assunto il controllo del 44,3 % della società spagnola del Girona, appena promossa in Liga. Diventa così la prima controllata dal gruppo in Europa al dì fuori di Manchester. Nel 2019 un altro attore si unisce alla holding: Silver Lake & Partners, società californiana specializzata in investimenti di larga scala, versa una somma di 500 milioni di dollari per acquisire il 10% del gruppo.

Nello stesso periodo il CFG sbarca in India rilevando il 65% del Mumbai City, squadra della Indian Super League. A inizio 2020 l’impero della holding City inserisce il nono club in portafoglio. Si tratta del Lommel Sk, attualmente impegnato nel campionato di seconda divisione belga.

Il 3 settembre 2020 è stato annunciato che il City Football Group ha acquistato il club francese del Troyes, militante in Ligue 2. Sarà l’ultima società rilevata prima del Palermo, e dopo il fallimento di ingresso negli olandesi del NAC Breda, a causa delle proteste dei tifosi contrari all’inserimento della società in una multiproprietà.

Chi è il City Football Group – L’importanza di Soriano

Se il City Football group ha il modello di business che vediamo oggi lo deve principalmente al CEO Ferran Soriano. General Manager del Barcellona dal 2003 al 2008, rivoluzionò la concezione economica dei catalani. Il suo dogma prevede che un club per essere vincente sul campo deve essere in grado di essere virtuoso anche sul profilo economico. In sintesi, una società deve generare ricavi. Durante il suo operato al Camp Nou sono arrivati giocatori del calibro di Ronaldinho e Messi, capaci da soli di diventare immagini globali del marchio.

Si occupò inoltre della negoziazione dei diritti tv che a quel tempo in Spagna veniva svolta autonomamente da ogni squadra. L’implementazione del merchandising e la visionaria partnership con UNICEF furono altri fattori di successo portati da Soriano con il Barcellona che raccolse i frutti anche sul campo di questa gestione, vincendo 4 Champions League dal 2006 in avanti.

Non riuscì però a convincere il management catalano a sviluppare la sua idea di franchising. Nel 2012 entrato nel Manchester City ha trovato terreno fertile con la proprietà di Abu Dhabi, costruendo così la più grande rete calcistica al mondo. Al City il manager spagnolo rivede il target cliente del brand alzando i prezzi dei biglietti e rivolgendosi al mercato internazionale con tour in Nord America e Asia.

Dal punto di vista sportivo la gestione è affidata a Tziki Begiristain, ex calciatore del Barcellona di cui fu anche Direttore sportivo dal 2003. Approda al City insieme a Soriano portando il concetto della “Cantera” nelle Academy poi sviluppate in tutto il mondo. Grande amico nonché ex compagno di Guardiola da giocatore, è stato il principale artefice dell’approdo a Manchester del tecnico spagnolo.

Chi è il City Football Group – Le chiavi del successo

Sono diversi i fattori che hanno contribuito al successo del gruppo in questi anni. Tra i più importanti ritroviamo:

  • Lo sviluppo del talento: i giovani calciatori sono visti come assets per futuri ricavi sportivi ed economici;
  • Il bel calcio: la rete calcistica ha come scopo finale quello di creare la migliore rosa possibile per la squadra di punta e cioè il Manchester. Il gioco insegnato nelle academy è propositivo e rivolto all’attacco, in modo da realizzare il miglior spettacolo possibile;
  • Entertainment: parola d’ordine del gruppo. Ingaggiare tifosi e comunità con iniziative dentro e fuori dal campo;
  • Digital: Cityzens e presenza del gruppo nei social media globali e tv;
  • Franchising: modello replicato nel mondo sfruttando il know-how gestionale;
  • Network: sponsorizzazioni internazionali come quella con Nissan per sfruttare le opportunità economiche nei vari paesi;
  • Attività immobiliari: la holding ha investito circa un miliardo di euro in alloggi abitativi, centri sanitari e scuole nella città di Manchester;

Si può quindi definire il City Football Group come un’azienda di intrattenimento basata sul calcio avente lo scopo di garantire ritorni commerciali, economici, politici e diplomatici che hanno giustificato la misura degli investimenti provenienti da Abu Dhabi, tra le luci e le ombre di una gestione non sempre trasparente.

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