Milan Pessina percentuale – Matteo Pessina è pronto a fare ritorno a “casa”. Nonostante le parole di Adriano Galliani, che aveva detto come quello del centrocampista dell’Atalanta non gli sembrasse «un acquisto realizzabile», il giocatore è in realtà a un passo dal trasferirsi al Monza. Un nuovo colpo per il club di Silvio Berlusconi, che sta allestendo una squadra che avrà verosimilmente l’obiettivo di puntare a qualcosa di più di una semplice salvezza.
Secondo le indiscrezioni della stampa sportiva italiana, l’operazione si chiuderà sulla base di un prestito a 3 milioni di euro con un obbligo di riscatto fissato a 12 milioni di euro e condizionato alla salvezza del Monza. Spettatore interessato di questo affare è anche il Milan, che aveva ceduto Pessina all’Atalanta nel 2017 per 1,65 milioni di euro.
Milan Pessina percentuale – Il costo storico per l’Atalanta
Cifra che – come si evince dai bilanci del club bergamasco – è cresciuta nel corso del tempo a seguito di una serie di bonus: 50mila euro nel 2018, 78mila euro nel 2019, 300mila euro nel 2020 e 1,05 milioni di euro nel 2021.
Al 31 dicembre 2021 il costo storico di Pessina era pari a 3,128 milioni di euro, per un valore netto a bilancio pari a 1,371 milioni con due anni e mezzo di contratto rimasti. Al 30 giugno 2023 – quando dovrebbe verosimilmente scattare l’obbligo di riscatto con l’eventuale salvezza – il valore netto a bilancio di Pessina per l’Atalanta sarà pari a 548.431 euro.
L’interesse nell’affare da parte del Milan nasce dal fatto che al momento della cessione del giocatore il club rossonero aveva mantenuto una percentuale sulla rivendita, che sarebbe stata da un minimo del 30 a un massimo del 50% sulla plusvalenza generata dall’Atalanta con una cessione futura, come si evince dal bilancio dei bergamaschi, in cui tuttavia non era specificata la condizione che avrebbe fatto scattare l’una o l’altra percentuale.
Milan Pessina percentuale – I potenziali ricavi per i rossoneri
In caso di cessione a 12 milioni di euro, la plusvalenza per i nerazzurri sarebbe pari a 11,4 milioni di euro circa. Se il Milan avesse mantenuto il 50% avrebbe diritto a 5,7 milioni di euro. Nell’ipotesi in cui la percentuale sia pari al 30, la cifra per i rossoneri scenderebbe a 3,4 milioni di euro. Con questi ricavi – in aggiunta ai 3,128 milioni di euro già incassati per la cessione del 2017 – l’operazione Pessina varrebbe per il Milan un minimo complessivo di poco più di 6,5 milioni di euro e un massimo di oltre 8,8 milioni di euro.