Football Affairs e la finale vinta dal Qatar

L’investimento del City Football Group nel Palermo, che nasce dalla volontà di espandersi in una piazza importante in Italia della società degli sceicchi di Abu Dhabi (che controlla tra le altre anche il Manchester City), può essere il punto di svolta nel modo in cui la grande finanza internazionale in particolare statunitense guarda al mondo del calcio. Un meccanismo inverso rispetto al recente passato, in cui i grandi gruppi hanno messo nel mirino le grandi società dei principali campionati del Vecchio Continente, il cui sistema calcistico ha però una connotazione ben diversa rispetto allo sport Usa: il meccanismo di promozioni e retrocessioni non impatta solo dal punto di vista sportivo, ma anche dal punto di vista economico soprattutto per quanto riguarda la possibilità di creare un progetto pluriennale.

I casi Parma e Genoa, per restare in Italia, sono esemplificativi, considerando che sono retrocesse in Serie B nello stesso anno in cui sono stati acquistati da due forti gruppi stranieri. Per questo, si fa sempre più spazio l’idea di un investimento che parta “dal basso”: la tendenza è quella di guardare a piazze nelle serie minori, pagare meno le società obiettivo e investire parte del denaro risparmiato nel rafforzamento della squadra per avere ragionevoli speranze di risalita e arrivare con meno spesa al paradiso dei diritti tv garantitati dalla massima serie.

Casi di questo tipo ce ne sono già alcuni: in Italia gli investimenti di De Laurentiis tra Napoli e Bari e quelli della coppia Berlusconi-Galliani nel Monza, ma è nel mondo anglosassone che la tendenza è già in fase avanzata, con esempi come i gallesi del Wrexham, acquistati nel novembre 2020 dai noti attori Ryan Reynolds e Rob McElhenney con l’obiettivo di risalire dalla Nations League (terza serie inglese) fino alla ricchissima Premier League.

Ma le nuove forze emergenti arrivano non solo dagli investimenti dal basso. Perché anche il calcio femminile, che dallo scorso 1 luglio è passato al professionismo, può essere una nuova fonte di ricavi, soprattutto dal botteghino che può spingere verso l’alto anche il mondo del calcio donne.

Su questo tema si dipana il ragionamento alla base del Football Affairs di questa settimana, come sempre a cura del Direttore Luciano Mondellini.

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