Jp Morgan ha azzerato la sua partecipazione in Saras, che allo scorso 24 giugno ammontava al 5,2% del capitale del gruppo di raffinazione presieduto dall’ex patron dell’Inter Massimo Moratti. L’operazione, si legge negli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, è stata portata a termine in due tranche, tra il 18 e il 19 luglio.
La banca d’affari statunitense fu storico advisor di Saras per l’IPO (Offerta Pubblica Iniziale) della società nel 2006. Nella sua prima giornata sul palcoscenico della Borsa il titolo della società della famiglia Moratti cedette l’11,8% a 5,29 euro, tra scambi ingenti. Passarono di mano oltre 124,8 milioni di pezzi, pari al 13,1% del capitale ordinario, al termine di una seduta aperta con una flessione del 10% a quota 5,4 euro.
Cifre che non erano state particolarmente esaltanti per una azienda fresca di un prezzo di collocamento pari a 6 euro – la forchetta, prima della sua determinazione, oscillava tra i 5,25 e i 6,5 euro – e di una brillante valutazione strappata sul mercato grigio di Londra.
A seguito della quotazione in Borsa le azioni di Saras crollarono, e il caso fu oggetto di un’indagine che fu però chiusa con l’archiviazione. Nell’occasione non fu portata avanti nessuna richiesta di procedimento nei confronti dei funzionari