Banca Ifis utile netto

Il cda di Banca Ifis ha approvato i conti per il primo semestre che hanno registrato un aumento del 50% dell’utile netto a 72,5 milioni di euro grazie soprattutto alla performance dei ricavi, che nel periodo sono cresciuti del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 324 milioni. A questo risultato hanno contribuito i maggiori ricavi nel settore Npl, pari a 135 milioni di euro (+9,5% rispetto a un anno fa) e nel settore Commercial & Corporate Banking, pari a 142,2 milioni di euro (+1,6%).

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking sono in crescita dell’1,6% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno. Nel primo semestre 2022 i volumi del factoring e del leasing, strettamente legati agli importi delle fatture e al prezzo dei beni sottostanti, hanno evidenziato una dinamica favorevole, riflettendo direttamente l’aumento dell’inflazione. Il dinamismo della rete commerciale della Banca è stato evidenziato dai tassi di crescita superiori a quelli dei mercati di riferimento4 : nel primo semestre 2022 il turnover del Factoring è cresciuto del 18,2% (rispetto al +16,6% del mercato) e le erogazioni del Leasing del +24,4% (rispetto al 9,4% del mercato).

Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati, pari a 182 milioni di euro (+7% rispetto a 170 milioni di euro del primo semestre 2021), confermano la qualità del portafoglio e la maggiore efficienza dell’attività di recupero dei crediti. La qualità del portafoglio è conseguenza dell’approccio prudenziale applicato nell’acquisto dei portafogli Npl che ha tenuto conto dei potenziali effetti della pandemia (acquisti effettuati nel biennio 2020-2021) e dei più alti livelli di inflazione e di instabilità geopolitica (acquisti effettuati nel corso dei primi sei mesi del 2022).

I costi operativi sono aumentati del 7,5% a 185,5 milioni di euro mentre è sceso il costo del credito che è stato di 33,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 43,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2021. Solida la posizione di liquidità: circa 1 miliardo di euro al 30 giugno 2022 di riserve e attivi liberi finanziabili in Bce.

“L’andamento del primo semestre – dichiara l’AD Frederik Geertman – riflette la resilienza del nostro modello di business che ci permette di operare traendo vantaggio dall’elevata specializzazione, dagli investimenti in innovazione dei processi e dalla gestione sostenibile del credito in mercati dove la nostra Banca detiene un forte vantaggio competitivo”.

“I solidi risultati semestrali e l’approccio conservativo nell’assunzione dei rischi adottato negli ultimi anni, ci consentiranno di affrontare al meglio il possibile scenario macroeconomico avverso dei prossimi trimestri, continuando a svolgere il nostro ruolo di supporto all’economia reale”, conclude Frederik Geertman.

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