«Sono stati fatti investimenti importanti. La stessa Autorità ha riconosciuto un cambio di passo con il nuovo management. E sarà una Serie A che partirà senza problemi». Lo assicura Franco Bernabè, senior strategic advisor di Dazn, che, intervistato dal Sole 24 Ore, sottolinea come i problemi tecnici che hanno caratterizzato lo scorso inizio di stagione per il 2022 sono da escludere.
«Tutto quello che è accaduto agli inizi ha comunque rappresentato uno stimolo fortissimo per dare il là ad un potenziamento tecnologico molto rilevante. Adesso la qualità si vedrà e sarà il frutto di tutti gli investimenti fatti. C’è tuttavia un aspetto più generale da considerare. Il mercato televisivo si sta evolvendo rapidamente e il modello dello streaming è in fase di definizione. Ma il declino della Tv lineare è sotto gli occhi di tutti».
«La Tv in chiaro in Italia ha puntato sulla qualità molto più che in altri Paesi dove quel compito è stato appannaggio delle pay tv. Ma la tendenza a livello mondiale c’è ed è chiarissima. Lo streaming, favorito dalla diffusione delle connected Tv, diventerà la forma più importante di fruizione di contenuti audiovisivi. E quelli sportivi sono contenuti pregiati, sicuramente i più attrattivi. Però il primo anno della Serie A su Dazn non è propriamente l’emblema di un successo».
Come si spiega dunque l’accordo con Sky? «Come per l’accordo con Tim, occorre distinguere gli aspetti commerciali dagli altri. L’intesa con Sky si traduce in possibilità in più per gli utenti. Ma la validità del modello dello sport in streaming resta centrale. Il tutto all’interno, come ho detto, di un quadro in evoluzione come testimoniano i grandi deal cui stiamo assistendo. Penso ad Amazon che acquisisce Mgm o anche Discovery che fa sua WarnerMedia. Qui però sta il punto: l’avanzare dello streaming non può che avere un impatto sulle reti di Tlc che non erano concepite per un carico così importante. E questo vuol dire investimenti. Degli Ott come Dazn, ma anche delle società di telecomunicazioni, Tim in primis per l’Italia».