Crescono i costi delle operazioni straordinarie che il Barcellona sta portando a termine e che gli consentiranno di coprire le perdite del bilancio 2021/22 e di portare a termine la campagna trasferimenti estiva. Il club ha fatto ricorso a una serie di leve economiche per tesserare i calciatori acquistati in questa sessione, con il difensore Koundè che sarebbe stato inserito in lista questa mattina.
Il CdA del club presieduto da Joan Laporta ha chiesto infatti un prestito di 148 milioni di euro nell’ambito della vendita del 25% dei diritti televisivi al fondo nordamericano Sixth Street. La società blaugrana – spiega il portale spagnolo Ara – pagherà un interesse del 6%, non disponendo di fondi propri sufficienti per dare il via all’aumento di capitale per il quale si era impegnata nell’ambito dell’operazione.
Aumento che si è reso necessario per poter registrare una plusvalenza straordinaria sul reale prezzo di vendita dei diritti televisivi. Il fondo statunitense, infatti, ha pagato 519 milioni di euro per quel 25% dei diritti tv della Liga per i prossimi 25 anni, che è quanto la Liga ha preso in considerazione ai fini del limite salariale.
Tuttavia, ai fini di bilancio è stata riconosciuta una plusvalenza di 667,5 milioni di euro (superiore a quanto incassato), sufficiente a risolvere la situazione del patrimonio netto negativo. La mossa è stata approvata dal nuovo revisore dei conti del club catalano, Grand Thornton, che ha sostituito Ernst & Young.
Grazie a questa operazione, il presidente del Barcellona, Joan Laporta, è riuscito a chiudere il bilancio con 1,3 miliardi di ricavi e a rafforzare la rosa dei giocatori con l’obiettivo di tornare a competere ai massimi livelli. Il prestito richiesto, da restituire con il 6% di interessi, potrebbe comportare per l’ente un costo aggiuntivo compreso tra i 60 milioni e gli 80 milioni di euro.
Con queste due operazioni in una sono stati raggiunti due obiettivi. Tra questi, quello di chiudere in utile l’esercizio 2021/22, per il quale il rosso ammontava a 160 milioni di euro a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione salariale fissati, nonché la mancata cessione dei Barça Studios, l’assenza di ricavi per 25 milioni da nuove sponsorizzazioni e una diminuzione dei ricavi UEFA per l’eliminazione anticipata in Champions League.