Blue Skye Financial Partners – società gestita da Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione – e la controllante Luxembourg Investment Company sono stati condannati al pagamento della spese legali per la causa intentata al fondo Elliott a proposito della cessione del Milan a RedBird Capital, società americana fondata nel 2014 da Gerry Cardinale.
Blue Skye, ex socio di minoranza nella gestione del Milan, attraverso i suoi legali nell’udienza di ieri davanti al Tribunale civile di Milano ha rinunciato al ricorso cautelare d’urgenza che aveva presentato per bloccare la vendita del club rossonero. Per questo motivo – secondo quanto appreso da Calcio e Finanza – la società è stata condannata al pagamento delle spese legali per complessivi 20mila euro.
Nell’udienza durata meno di venti minuti, davanti al giudice Angelo Mambriani, presidente della Sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano, i legali di Blue Skye e della sua controllante Luxembourg Investment Company, gli avvocati Maurizio Traverso, Emanuele Breggia e Federico Cerboni, hanno rinunciato al ricorso col quale chiedevano, tra le altre cose, che il giudice adottasse un provvedimento d’urgenza per inibire la «esecuzione» degli accordi sulla cessione del Milan da Elliott al fondo di Cardinale.
Una rinuncia arrivata ieri perché gli avvocati di Blue Skye, confrontandosi con quelli del gruppo Elliott, rappresentato dal pool di legali guidato da Giuseppe Lombardi, hanno preso atto che il closing si è perfezionato il 31 agosto scorso. Il ricorso, era stato presentato prima che i rappresentanti di Blue Skye sapessero che era stata completata l’operazione. E un’iniziativa cautelare di questo genere non si può portare avanti se la vendita è già stata realizzata. Questo procedimento, con la rinuncia al ricorso, si è estinto.