Inter Barcellona scontro diretto regole
(Foto: MICHAL CIZEK/AFP via Getty Images)

Si è chiusa per l’Inter la seconda giornata della fase a gironi della UEFA Champions League. Un turno che ha sostanzialmente rispettato i pronostici, con i nerazzurri che hanno avuto la meglio sul Viktoria Plzen e il Bayern Monaco che si è preso la palma di leader del girone sconfiggendo il Barcellona all’Allianz Arena con il risultato di 2-0.

La situazione nel girone della formazione guidata da Simone Inzaghi vede dunque attualmente i bavaresi al primo posto in classifica con sei punti. A seguire ci sono Inter e Barcellona a quota tre punti, mentre il fanalino di coda è il Viktoria Plzen, ancora fermo a quota zero.

Inter Barcellona scontro diretto regole – La doppia sfida

La Champions League si fermerà ora per un paio di settimane, per poi ripartire il 4 e il 5 ottobre, al rientro della pausa per le Nazionali. In quell’occasione l’Inter sarà attesa dal doppio confronto con il Barcellona, che – guardando la classifica attuale – appare essere, a meno di ribaltoni, la sfida che determinerà la seconda squadra qualificata agli ottavi di finale insieme al Bayern Monaco.

Lo scontro diretto sarà dunque fondamentale, ma non va sottovalutata anche l’ipotesi di un arrivo a pari punti, con nerazzurri e blaugrana che potrebbero rimanere in bilico fino alla fine. Ma quali sono i criteri da tenere in considerazione in caso di conclusione del girone con lo stesso numero di punti per due o più squadre? E quanto conterà lo scontro diretto in questo senso? A spiegarlo è la stessa UEFA all’articolo 17 del suo regolamento, che si intitola “Equality of points – group stage”.

Inter Barcellona scontro diretto regole – Tutti i criteri

In caso di parità di punti tra due o più squadre al termine delle partite del girone, per la determinazione della classifica si applicano i seguenti criteri nell’ordine indicato:

  1. maggior numero di punti ottenuti nelle partite del girone disputate tra le squadre in questione;
  2. migliore differenza reti rispetto alle partite del girone disputate tra le squadre in questione;
  3. maggior numero di reti segnate nelle partite del girone giocate tra le squadre in questione;
  4. se, dopo aver applicato i criteri da a) a c), le squadre hanno ancora parità di classifica, i criteri da a) a c) vengono riapplicati esclusivamente alle partite tra le restanti squadre per determinare la loro classifica finale. Se tale procedura non porta ad un verdetto, i criteri da e) a k) si applicano nell’ordine definito alle due o più squadre ancora in parità;
  5. migliore differenza reti in tutte le partite del girone;
  6. maggior numero di reti segnate in tutte le partite del girone;
  7. maggior numero di gol segnati in trasferta in tutte le partite del girone;
  8. maggior numero di vittorie in tutte le partite del girone;
  9. maggior numero di vittorie in trasferta in tutte le partite del girone;
  10. punteggio disciplinare totale più basso, basato solo sui cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti della squadra in tutte le partite del girone (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per due cartellini gialli in una partita = 3 punti);
  11. coefficiente del club più alto

Inter Barcellona scontro diretto regole – La situazione attuale

Dunque, avere la meglio nello scontro diretto in termini di punti darebbe un vantaggio importante all’Inter in caso di arrivo in parità. Lo stesso discorso è valido qualora i nerazzurri riuscissero ad avere una differenza reti migliore del Barcellona nel doppio confronto con i blaugrana. In entrambi i casi con un arrivo a pari merito la formazione di Inzaghi si troverebbe davanti in classifica.

Per il resto, ovvero la situazione di un arrivo in parità con equilibrio nello scontro diretto, è ancora prematuro valutare i criteri sopra indicati essendo state disputate solamente due partite del girone. Quel che è certo è che considerando la possibilità di un arrivo a pari punti anche un gol in più o in meno potrebbe diventare insospettabilmente decisivo.

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