L’economista Carlo Cottarelli ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera, in vista delle elezioni politiche che si svolgeranno la domenica 25 settembre 2022. «Se vincesse il centrodestra, grandi città con una vocazione fortemente internazionale come Milano avrebbero pesanti ripercussioni. Milano è al centro dell’Europa, all’altezza di capitali come Parigi e Berlino e non di Budapest», ha esordito.
«Quello che vogliamo fare con tutte le forze è mettere a terra il Pnrr che ha iniziative fondamentali per quanto riguarda il trasporto pubblico e la sanità, due delle grandi criticità della Lombardia. Parlo dei collegamenti dei treni regionali e della medicina territoriale di cui avremmo avuto un gran bisogno durante il Covid. Noi sappiamo cosa fare ma bisogna farlo sul serio e non per finta», ha detto Cottarelli a proposito del Pnrr.
Cottarelli parla anche di se stesso e della possibilità di un avvicinamento tra PD e Azione, dopo che Calenda lo aveva lanciato come potenziale candidato alla presidenza della Regione Lombardia: «Spero che ci sia. Mi considero ancora un liberal democratico e vedo come naturale l’alleanza tra liberaldemocratici e socialdemocratici. Vediamo cosa succede dopo il 25 settembre».
Infine, una domanda sull’incontro con il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel mese di giugno. Ai cronisti Cottarelli aveva detto di esser lì per l’azionariato popolare Interspac. Un incontro che lo stesso Cottarelli conferma: «Giuro, ero lì ero lì per quello. È chiaro che a Zhang non piace il progetto, ma non è mai detta l’ultima parola».