San Siro demolito
San Siro (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Inter e Milan ad accelerare sul rettilineo finale del progetto nuovo stadio di Milano. Lo fanno ripartendo da dove avevano cominciato: la demolizione dello stadio Giuseppe Meazza. «Avere uno stadio moderno è essenziale per la crescita e l’evoluzione dei due club e di tutto il calcio italiano. Occorre colmare il gap tra la Serie A e le grandi leghe d’Europa, prima tra tutte la Premier League, dove i ricavi da stadio rappresentano uno dei principali fattori di crescita di questi anni», ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni a La Gazzetta dello Sport.

Come si evince dal dossier preparato per l’imminente dibattito pubblico, i club stimano che il nuovo San Siro porterà a un incremento dei ricavi pari a 120,4 milioni di euro, «di cui 80 dal comparto stadio e 40 dal comparto plurivalente», da dividere tra nerazzurri e rossoneri. Dopo le incertezze del Comune e l’eventualità di andare a Sesto San Giovanni o separarsi, i due club vogliono correre: «In assenza di infrastrutture e nuovi stadi, difficilmente Inter, Milan e il calcio italiano possono tornare a competere ad alti livelli», ha ricordato ieri l’AD Corporate dell’Inter Alessandro Antonello.

Sulla demolizione del Meazza, invece, la posizione di Scaroni – e dell’Inter – è molto chiara. «La leggenda di San Siro è dovuta a Milan e Inter, le due grandi squadre che ci hanno giocato e lo hanno reso iconico con i loro successi. Se vogliamo che questa leggenda si tramandi nel tempo, Milan e Inter devono poter disporre di uno stadio moderno, in grado di aumentare spettatori e ricavi: solo così il calcio milanese potrà crescere e competere in prima fila anche a livello internazionale».

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