Patrimonio Percassi
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Patrimonio Percassi – Dopo il pesante impatto della pandemia, tornano in equilibrio i conti per il gruppo Percassi. Il bilancio al 31 dicembre 2021 di Odissea, la holding tramite cui il patron dell’Atalanta controlla tutta la galassia di società del gruppo, ha chiuso in sostanziale equilibrio, dopo il rosso di oltre 23 milioni nel 2020.

Odissea è sostanzialmente la cassaforte del gruppo: al suo interno, le partecipazioni di Percassi (che possiede direttamente il 100% della capogruppo) operano principalmente nei settori retail, immobiliare e sportivo. La principale attività negli ultimi anni è il retail, considerando anche che al suo interno viene compresa Kiko, uno dei principali marchi di cosmetica a livello europeo.

Attraverso la Odissea, tuttavia, oltre a Kiko e all’Atalanta Percassi gestisce anche società che sono attive nei seguenti settori:

  • vendita al dettaglio di abbigliamento (marchi propri: Womo, Vergelio e Bullfrog e marchi gestiti in franchising: Nike, Gucci, Armani Exchange, Victoria’s Secret, Yves Saint Laurent e Bath and Body Works);
  • vendita al dettaglio di articoli da regalo, per il tempo libero e di articoli da gioco (marchio proprio: DMail e marchi gestito in franchising: Garmin, Lego);
  • ristorazione (marchio proprio: 30 polenta e marchio gestito in franchising: Starbucks);
  • immobiliare con cui gestisce anche il centro commerciale Orio Center.

Complessivamente, nel settore retail sono 1.025 i negozi gestiti direttamente: in particolare sono state realizzate 37 aperture di punti vendita, a fronte di 29 chiusure.

Patrimonio Percassi, il business KIKO

La centralità della cosmetica all’interno del gruppo Percassi è tornata ad essere tale, dopo il duro colpo nel corso del 2020, considerando la chiusura a lungo dei negozi per la pandemia: tanto che il business del settore cosmetico è stato quello che ha garantito più ricavi nell’ultimo anno, tornando a superare quello calcistico.

Il settore della cosmetica, con il marchio KIKO creato nel 1997 da Stefano Percassi, figlio di Antonio, ha avuto ricavi di competenza della holding Odissea (che detiene il 51% del marchio) pari a 248,7 milioni di euro, rispetto ai 193,7 milioni del 2020, con un incremento del 29%: la larga parte è legata a Kiko, che ha garantito 245,3 milioni di euro in ricavi. Nel corso del 2020 sono stati chiusi 20 punti vendita, con l’apertura di nuovi 10 negozi che hanno portato ad avere una rete di vendita con 871 negozi al 31 dicembre 2021 (884 al 31 dicembre 2020). I costi, pur riducendo la loro incidenza sul fatturato dal 109,2% al 97,6%, sono aumentati complessivamente di oltre 30 milioni (da 211 a 242 milioni), con una perdita netta tuttavia ridotta dai -43,5 milioni nel 2020 a -25,3 milioni nel 2021.

Il settore retail legato all’abbigliamento e altri articoli, con i suoi 138 punti vendita di articoli a marchio NIKE, LEGO, Victoria’s Secres, Bath & Body Works, Armani Exchange, Dmail, Garmin e Yves Saint Laurent , ha visto una rilevante crescita dei ricavi da 126,6 a 219 milionidi euro, con una risultato netto tornato in utile per 11,5 milioni dopo la perdita di 4,5 milioni nel 2020.

Patrimonio Percassi, il peso Starbucks

Risale il fatturato anche nel settore Food & Beverage: complessivamente il settore per Odissea ha avuto ricavi per 10,9 milioni di euro contro i 5,3 milioni del 2020, con un risultato netto in miglioramento passando da -2 milioni ad un utile di 791mila euro.  5,3 milioni di euro contro i 14,9 milioni del 2019, con un risultato netto tuttavia in miglioramento da -3,8 a -2 milioni di euro. Starbucks ha garantito ricavi per 9,2 milioni, contro i 4,9 milioni del 2020.

Il settore che ha fatto registrare l’utile maggiore rimane, tuttavia, quello sportivo, grazie all’Atalanta  che, spinta dalla partecipazione alla Champions League e dalle consuete plusvalenze, con un impatto sul gruppo per oltre 215 milioni di ricavi e per un utile di oltre 35 milioni.

Patrimonio Percassi, torna l’equilibrio

A livello consolidato, l’esercizio 2021 del Gruppo Odissea si è chiuso con un fatturato di 643,4 milioni di euro, in aumento del 36% rispetto ai 471,9 milioni del 2020.

patrimonio percassi

I costi operativi aumentano di oltre 92,7 milioni di euro, arrivando a quota 533,4 milioni di euro rispetto ai 440,7 milioni del 2020. L’EBITDA è così positivo per 159,9 milioni, in aumento di 60 milioni rispetto al dato registrato nel 2020 ed un utile netto di competenza del Gruppo di 233mila euro rispetto alla perdita di competenza del Gruppo di 23,8 milioni del 2020.

A livello consolidato, inoltre, la Odissea ha un patrimonio netto pari a 317 milioni di euro rispetto ai 305 milioni del 2020, con disponibilità liquide in aumento a fine esercizio pari a 182,1 milioni (127,4 al 31 dicembre 2020) e una posizione finanziaria netta negativa ma in miglioramento a 255,1 milioni (305 milioni nel 2020).

TUTTA LA SERIE A TIM È SOLO SU DAZN: 7 PARTITE IN ESCLUSIVA E 3 IN CO-ESCLUSIVA A GIORNATA. 29,99 EURO/MESE. ATTIVA ORA. DISDICI QUANDO VUOI

PrecedenteJuve, piano per legare i compensi dei manager ai risultati economici
SuccessivoInsulti razzisti a giornalista: denuncia e daspo europeo a tifoso del Milan
Classe 1990, giornalista.