«Nella mia esperienza non c’è un progetto che non abbia subito della modifiche alla luce di un Dibattito Pubblico, anche piuttosto sostanziali in alcuni casi». Lo ha detto il coordinatore del Dibattito Pubblico sul progetto di un nuovo stadio per Milano Andrea Pillon, durante la presentazione dei vari incontri che si terranno nelle prossime settimane (fino alla relazione conclusiva del 18 novembre) dedicati al progetto di Inter e Milan.
Pillon del resto vanta un’esperienza di altissimo livello nel settore. Negli ultimi anni partecipato alla gestione di alcuni tra i principali Dibattiti pubblici su grandi infrastrutture in Italia, tra cui la Gronda autostradale di Genova e il sistema tangenziale della Città di Lucca. Nel 2016 ha progettato e diretto il Confronto Pubblico sul Passante autostradale di Bologna. Nel 2018 ha coordinato il dibattito pubblico per la riapertura dei Navigli di Milano.
Tornando al nuovo San Siro, il progetto è stato presentato ormai nel 2019 e i due club milanesi ora vogliono accelerare. Il presidente rossonero Paolo Scaroni ha spiegato oggi perché sia impossibile ristrutturare l’attuale Meazza, spiegando a proposito del Dibattito che «ascolteremo quello che uscirà, è vero che è un processo che ci ha fatto perdere un altro anno, ma se riusciremo a uscirne nel modo giusto sarà un anno guadagnato».
Sul tema è intervenuto anche il CEO Corporate dell’Inter Alessandro Antonello, che ha spiegato «che questa diventerà una zona a traffico limitato, forse la più grande di Milano. Riteniamo il nuovo stadio possa essere un valore aggiunto non solo per i club ma anche per i cittadini. Abbiamo risposto alle ulteriori richieste che ci sono state fatte dal Comune. Oggi siamo qui per far vedere il progetto aggiornato con le richieste fatte dall’amministrazione».
A proposito di possibili modifiche future, una prima novità si è già vista nei nuovi rendering presentati oggi, con “La Cattedrale” dello studio di architettura Populous che è apparsa diversa dal disegno originale. In particolare, è sparita la forma squadrata per fare posto a una struttura più tondeggiante.
Va comunque considerato che la forma della rinnovata Cattedrale è solo una “suggestione” attualmente ed è molto probabilmente destinata a cambiare ancora in fase di progetto esecutivo, ma intanto ha perso l’immagine più squadrata conosciuta in questi anni.