Al Khelaifi attacco Barcellona
(Foto: Federico Pestellini/Panoramic/insidefoto)

Il presidente dell’ECA e del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi torna a parlare del Barcellona. Lo fa in un’intervista rilasciata a Politico, dove attacca il club blaugrana a proposito delle leve economiche utilizzate per chiudere in utile il bilancio 2021/22 e per riuscire a portare a termine un mercato fatto di diverse importanti operazioni in entrata.

Secondo Al-Khelaifi il Barcellona ha svenduto incautamente l’argento di famiglia, forse violando i regolamenti del FPF e creando un pericoloso precedente: «È giusto? No, non è giusto… È legale? Non ne sono sicuro. Se glielo consentono, gli altri faranno lo stesso. La UEFA ovviamente ha i propri regolamenti. Di sicuro guarderanno tutto», le sue parole.

Le osservazioni rappresentano un’escalation nella faida in corso tra il PSG e l’establishment calcistico spagnolo, il cui campionato nazionale sta minacciando di sporgere denuncia presso l’Unione europea a proposito della proprietà qatariota dei parigini, che pompa nelle casse del club somme di denaro astronomiche.

Al-Khelaifi del resto è una personalità molto influente ad ora nel mondo del calcio, principalmente grazie ai diversi ruoli che ricopre contemporaneamente. Non soltanto si trova ai vertici del PSG, ma è anche presidente dell’ECA (European Club Association); presidente dell’influente emittente televisiva del Qatar beIN Media Group e membro del comitato esecutivo UEFA, oltre che uomo molto vicino a Ceferin.

Così come altri alti funzionari dell’ECA con cui ha parlato Politico, anche Al-Khelaifi ha rifiutato il ritorno di una Superlega europea in una nuova veste — indipendentemente dall’esito della causa di fronte alla Corte di giustizia dell’Unione europea sul presunto ruolo monopolistico dell’UEFA — a causa dell’enorme contraccolpo popolare legato al suo primo lancio nell’aprile del 2021.

«Sono davvero fiducioso che nessuno permetterà che la Superlega nasca. Dobbiamo pensare a tutti, non solo a noi stessi. La Superlega riguardava solo se stessi», ha sottolineato. E sui potenziali conflitti di interesse che lo riguardano ha spiegato: «Quando ci sono problemi, hanno bisogno di me, io sono lì per aiutare. Nessuno vede alcun conflitto».

Al-Khelaifi ha sottolineato che nella joint venture tra ECA e UEFA, agenzie esterne erano state nominate per controllare la vendita dei diritti televisivi in ​​tutto il mondo. «Nasser non è quello che va sul mercato e vende i diritti. Ma li stiamo spingendo ad aumentare il prezzo. Il mio interesse è garantire il massimo per il mio club e per i nostri club (ECA, ndr). Semmai, è dannoso per beIN quando l’ECA fa aumentare i costi dei diritti», ha concluso.

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