Giampiero Mazza, Managing Director di CVC Capital è intervenuto durante il Social Football Summit, evento in corso di svolgimento a Roma, dove ha parlato degli investimenti fatti dal fondo di private equity in tornei come la Liga spagnola e la Ligue 1, ma anche del fallito ingresso nel campionato di Serie A.
«Il progetto era molto più industriale che finanziario. Il business plan aveva una durata di nove anni e saremmo andati a decuplicare l’organico della Serie A da 30 a 300 persone, con forti investimenti sulla piattaforma OTT, il prodotto, le infrastrutture, la marca e diretta presenza sui mercati internazionali», ha esordito parlando della Serie A.
«Il progetto gode inizialmente di grande appoggio, per poi arenarsi a inizio 2021. Sulle ceneri di questo progetto portiamo la stessa idea in Europa e abbiamo firmato due partnership importanti con la Liga e la Ligue 1. La Liga rappresenta un esempio di successo e i nostri capitali accelerano iniziative che servono a consolidare la sua posizione di leadership, mentre il progetto francese è molto più simile a quello italiano», ha spiegato ancora Mazza.
«Il progetto in Francia si giustificherà solo se riusciremo a raddoppiare il valore della Ligue 1, obiettivo che ci eravamo posti anche per l’Italia. Perché la Serie A ha perso valore? Motivi di governance, di gestione e di disciplina finanziaria. In Liga tutto funziona per maggioranza evitando blocchi strumentali di poche squadre. La Lega Serie A non è gestita da una maggioranza, ma da una minoranza», ha detto parlando dei problemi del calcio italiano.
Infine, una battuta sulla strada giusta da intraprendere, una possibilità valida per ogni settore: «La soluzione non è una rivoluzione, ma gestire il sistema in maniera virtuosa. Il valore di ogni singolo club è in gran parte funzione del valore della qualità dell’ecosistema. Se il sistema gira bene, tutte le squadre ne possono beneficiare, grandi e piccole».