Le ormai ben note leve economiche hanno impedito al Barcellona di chiudere il bilancio con un nuovo rosso pesante nella scorsa stagione. Una mossa già nota, ma che si è svelata in tutta la sua importanza quando il vice presidente con delega all’economia Eduard Romeu ha presentato i conti dell’esercizio 22021/22.
«Senza i ricavi delle leve, l’anno scorso avremmo chiuso con un rosso di 106 milioni e quest’anno 210 milioni. Il Barça ha chiuso l’esercizio 2021/22 con 1.017 milioni di ricavi e 856 milioni di costi», ha detto Romeu. Per quanto riguarda il budget per il prossimo anno, la previsione è di raggiungere i 1.255 milioni di euro di fatturato e costi per 1.017 milioni di euro. Il risultato al netto delle tasse sarebbe di 274 milioni di euro, secondo i dati presentati dal club.
Il grande problema della società catalana è il monte ingaggi, nonostante ci sia stato un evidente miglioramento. «Si è passati dal 98% sui ricavi al 68%, senza contare le leve. Con loro, sarebbe a quota 51%», ha spiegato Romeu a proposito delle regole sugli ingaggi da rispettare in Liga.
Il punto è che ci sono contratti che la prossima stagione aumenteranno ancora, il che costringerà il club a continuare a cercare ricavi extra per attutirne l’effetto: «C’è ancora tanto lavoro da fare. In questa stagione e nella prossima dovremo usare qualche meccanismo per arrivare al punto in cui vogliamo essere il prossimo anno», in riferimento alla possibilità di dover ricorrere nuovamente a operazioni straordinarie. «Una leva può anche essere la vendita di un giocatore», ha detto.
L’idea è che la situazione sia incanalata nella giusta maniera dalla stagione 2024/25: «Se seguiamo la tabella delle scadenze contrattuali, quest’anno e il prossimo anno abbiamo ancora costi salariali superiori a quanto abbiamo in mente. Fino alla stagione 2024/25 la situazione non si normalizzerà». L’obiettivo che ha in mente il Barça è che la massa salariale si attesti a «500 milioni di euro: 420 per la prima squadra e 80 tra calcio di base e altre sezioni».
Tutto questa situazione sarebbe favorita se la squadra raggiungesse in campo i risultati che il club ha ipotizzato per il bilancio 2022/23. «La scorsa stagione l’impatto dell’eliminazione nella fase a gironi è stato di 12 milioni di euro. Contiamo i ricavi che non abbiamo avuto, ma anche i costi che abbiamo risparmiato. Quest’anno contiamo di vincere il campionato e raggiungere i quarti di finale di Champions League», ha svelato Romeu come obiettivo minimo.
Con questa necessità di nuove risorse, al Barcellona resta vivo il tema della Superlega: «Ora non lo stiamo contemplando, ma ogni ripensamento sul tema sarebbe positivo. La nostra volontà sarebbe un accordo affinché i club che generano di più siano quelli che ricevono di più. Qualsiasi movimento sarà migliore di quello che c’è attualmente».