La strada di Roma verso Expo 2030 passa anche dalla Serie A. Come riportato da Il Tempo, il comitato promotore sta guardando al calcio per fare sì che più cittadini possibili conoscano e apprezzino il progetto di 618 pagine con cui la Capitale italiana vuole aggiudicarsi l’Esposizione universale. E per raggiungere un tale obiettivo, pochi mezzi sono efficaci come il pallone.
L’idea di base è quella di organizzare degli “Expo day” durante i campionati di Serie A, B e C. A illustrare l’iniziativa è stato il ministro plenipotenziario Carlo Scognamiglio, sentito ieri durante la commissione capitolina speciale Expo 2030. Negli stadi, ma anche all’interno delle stazioni e negli aeroporti, l’idea è quella di raccontare tramite stand e maxi-schermi le opportunità che l’Expo può offrire per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Si farà ricorso a canali tradizionali per la comunicazione, ma anche a strumenti d’avanguardia come gli Nft. Quella della comunicazione non è un’operazione di facciata, bensì uno dei criteri che il Bureau International des Expositions valuterà per decidere se dare o meno il via libera definitivo alla corsa di Roma verso il 2030. Dimostrare di saper gestire numeri importanti, in termini di presenze, è fondamentale.
Roma, ad esempio, vuole arrivare a 200mila posti letto (partendo dai 164mila attuali) per accogliere un target di trenta milioni di visitatori tra poco più di sette anni. E questo, secondo il comitato promotore, è uno degli elementi di forza che la Città eterna può sfruttare contro la saudita Riad, l’ucraina Odessa e la sud-coreana Busan.