«La Serie A è l’unico campionato che può davvero rivaleggiare con la Premier League». Lo ha dichiarato Gino Pozzo, la cui famiglia è proprietaria dell’Udinese e del Watford e le cui parole presso il Business Club Italia di Londra sono state riportate da Il Sole 24 Ore.
Quella dell’imprenditore sul campionato italiano e il confronto con quello inglese sembra più una provocazione, visto che la Premier League raccoglie 6 miliardi di euro di diritti tv, mentre la Serie A appena 2. «È solo un problema di commercializzazione – puntualizza Pozzo -. La Premier è più ricca perché incassa di più dalla vendita dei diritti all’estero, non tanto sul mercato domestico».
«In Italia i diritti tv sono ancora gestiti in modo non professionale. Non esiste una delega commerciale e gestionale dentro la Lega -spiega Pozzo -. Oggi tutte le decisioni sono prese solo in assemblea o in consiglio, dove si devono riunire tutti i presidenti». Un modello che per l’imprenditore non funziona. «Una lega di calcio più “industriale” e meno “politica” può esistere solo se entrano degli investitori di professione, come i fondi di private equity».
Sull’altro grande problema del calcio italiano, gli stadi, Pozzo dichiara: «L’Italia ha un grosso deficit di infrastrutture». E sui nuovi impianti in programma come San Siro e lo stadio della Roma: «Gli americani capiscono poco di calcio, ma molto di business», dice Pozzo in riferimento alle proprietà statunitensi di Milan e Roma.
Pozzo chiude poi con una frecciatina alla Superlega: «Il calcio è meritocrazia. Il bello di questo sport è l’imprevedibilità».