Poco più di un campionato e mezzo. Tanto divide la Serie A da quelli che saranno i nuovi partner per i diritti televisivi del futuro. Il prossimo ciclo – che prenderà il via con la stagione 2024/25 e si chiuderà nel 2026/27 – sarà fondamentale per i club del massimo campionato italiano, che cercheranno di vendere il prodotto a cifre superiori (nelle aspettative più rosee) rispetto a quelle attualmente incassate da Sky e DAZN.
La vendita dei diritti tv per il campionato nazionale, asset fondamentale per le società, si incrocerà con altre partite di altissimo livello che potrebbero influenzare i ricavi e la salute economico-finanziaria dei club nei prossimi anni. Innanzitutto, la vendita dei diritti tv da parte della UEFA per la nuova Champions League, che a partire dal 2024 sarà organizzata con il nuovo format a girone unico.
In secondo luogo, non va dimenticata la partita sul possibile ingresso dei fondi, una questione su cui le società discuteranno nelle prossime settimane. Il tema dei diritti 2024-2027 – per i quali sono state approvate le linee guida – si affianca proprio a quello dei fondi, già affrontato e poi abbandonato in tempi recenti, quando la cordata CVC-Advent-Fsi sembrava ormai a un passo dall’intesa.
Con l’approvazione delle linee guida, e complice la volontà da parte della Lega di assegnare i diritti del prossimo ciclo entro la fine della stagione (stando alle parole dell’AD De Siervo), spuntano già i nomi dei broadcaster che sarebbero interessati a essere della partita.
Nessun annuncio ufficiale ancora, ma iniziando da dalle parti già interessate dal ciclo attuale, DAZN sembrerebbe intenzionata a confermarsi a seguito degli importanti investimenti per andare a regime con la trasmissione di tutta la Serie A dalla scorsa stagione. Anche Sky potrebbe rientrare in gioco, come ha spiegato di recente l’amministratore delegato di Sky Italia Andrea Duilio, che ha parlato di una valutazione del bando prima di studiare eventuali mosse successive.
La pay-tv di Comcast ha sicuramente risentito in parte della perdita del ruolo da attore principale in Serie A in questi anni, ma con risultati meno negativi rispetto a quelli inizialmente previsti. Il calcio resta comunque un asset importante, e dopo lo sbarco anche nel mondo della fibra con Sky WiFi e il lancio di un prodotto come Sky Glass, riappropriarsi di un contenuto come la Serie A potrebbe dare nuovo slancio all’azienda.
C’è poi il capitolo dedicato ai nuovi attori. Stando a indiscrezioni il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis sarebbe intenzionato a coinvolgere Apple nella partita. L’azienda statunitense si è già legata al baseball negli USA, ma soprattutto ha chiuso un accordo monstre con la MLS – il campionato di calcio degli States – per 10 anni a partire dal 2023.
Sulla stessa lunghezza d’onda si troverebbe anche Paramount, che in Italia è sbarcata con il servizio di streaming Paramount+. Il gruppo lavora già con la Serie A, dato che Cbs (una sua emittente televisiva) trasmette la Serie A negli Stati Uniti d’America. La rivoluzione streaming e i contatti già avviati per un altro mercato potrebbero essere degli aspetti chiave in questo senso.
Infine, non va dimenticato il progetto per un eventuale canale di Lega. Idea che si lega anche al tema fondi (dal momento in cui ci sarebbe una proposta di Searchlight in tal senso), e che già era stata valutata nel vecchio bando come ultima spiaggia, qualora le offerte dei broadcaster tradizionali non fossero state in linea con le aspettative.
Le proposte ricevute da Sky e DAZN fecero abbandonare questa strada, che – considerando anche il centro di produzione della Lega Serie A a Lissone – potrebbe ora essere nuovamente percorsa. Di certezze ad ora non ce ne sono, ma quel che è certo è che la Serie A nei prossimi mesi si giocherà una buona parte del suo futuro. Sarà pronta a sfruttare le sue occasioni nel migliore dei modi?