L’eventuale vendita dell’Inter per la costruzione del nuovo stadio potrebbe essere un vantaggio. Lo sostiene il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha così commentato le indiscrezioni sulla potenziale cessione del club nerazzurro: «Dipende da chi acquista. Potrebbe dare maggiore sicurezza», le sue parole a margine di una conferenza stampa a Palazzo Reale.
«Capisco le difficoltà di Zhang. E, da sindaco non da tifoso, credo si debba ringraziare perché ha preso l’Inter in un momento difficile e ci ha messo tanti soldi», ha aggiunto, sostenendo di essere sicuro che il nuovo stadio si farà in città. «Sono assolutamente fiducioso». Ora c’è il dibattito pubblico da cui «vengono fuori suggerimenti. Non è una perdita di tempo. E le istanze che emergono dovremo accoglierle o spiegare perché non lo facciamo. Dopo questo passaggio toccherà alla giunta dire si va avanti oppure no».
Il sindaco si è detto anche pronto a discutere con chi vuole gestire San Siro dopo che smetterà di essere utilizzato da Inter e Milan, ma solo se si tratta di un progetto concreto e a lungo termine. Dopo la lettera aperta inviatagli da Asm Global, che ipotizza di coinvolgere l’organizzatore di eventi Claudio Trotta, Sala ha replicato che «San Siro sarà utilizzato fino al 2027. Se chi è interessato mi fa una proposta, non una lettera generica» per la gestione «dal 2028 al 2038 se ne parla».
«È chiaro che non possiamo tenerlo aperto per tre anni. Bisogna fare programmazione. Se c’è un reale interesse sono disponibile a incontrarli. L’ho detto all’inizio ai comitati e anche a Trotta: Siete interessati? Fatevi avanti. Ma deve essere una cosa a lungo termine, non tre anni. Creerebbe danni a tutti», ha concluso il primo cittadino milanese.