“L’assemblea dei soci è un momento di confronto sulla realtà del mondo Inter, sarà un momento importante dove in tutta trasparenza saranno affrontati diversi temi dal presidente che rappresenta la proprietà. È un momento sacro, anticipare oggi delle cose è inopportuno. Venerdì è dopo domani, aspettiamo. Vendita Inter? Sono domande e riflessioni che spettano a Steven Zhang, come presidente ma anche come proprietario. Lo farà nei migliori dei modi. Credo che si possa andare avanti tranquillamente con lui”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, intervistato da Amazon Prime Video prima della gara contro il Viktoria Plzen.
“I 4 anni della presidenza di Steven Zhang? Dirigere una squadra come l’Inter è un sogno e un traguardo. All’inizio c’erano difficoltà, piano piano abbiamo risalito la china grazie alle sicurezze che la proprietà ci ha dato. A inizio percorso ha profuso tante energie finanziarie. Il fatto di aver consacrato con Conte il posizionamento, merito dei giocatori, merito di Inzaghi oggi, della proprietà e della società. E un pubblico veramente meraviglioso”, ha aggiunto Marotta a Sky.“Se sentiamo ogni tanto Zhang Jindong? È molto tifoso dell’Inter e molto appassionato di calcio. Vede tutte le partite. Ma nel frattempo anche Steven Zhang è molto cresciuto in ambito dirigenziale, la sua presenza vicino a noi è molto importante e carica”.
“La qualificazione agli ottavi sarebbe un traguardo importante che va a puntellare un percorso di consolidamento, un gruppo insieme da 3 o 4 anni, sarebbe importante. A livello europeo la conferma sarebbe un grandissimo risultato. Al di la dei benefici economici porta soddisfazione. Come ci siamo rialzati dopo il momento difficile? La prima cosa fatta è stata un’analisi attenta della situazione, vedere se c’erano situazioni carenti. Ci siamo resi conto che questo è un gruppo che poteva risalire la china, allenatore in primis. Ha ritrovato l’anima, la compattezza, la motivazione, la sicurezza. Siamo tornati allo standard dell’Inter, siamo tornati agli standard dell’Inter, che è una società blasonata”.
“Avevamo previsto l’Europa League nel budget? È verissimo per quanto ci riguarda. Era un budget molto prudente il nostro, deve esserlo sempre a inizio stagione, dentro di noi c’era la volontà di superare il turno. Dopo il sorteggio le difficoltà erano aumentate, oggi meritatamente siamo qui a coronare un piccolo sogno. Meritatamente possiamo ottenere gli ottavi e un budget di riferimento lo si fa al di là dell’aspetto meramente sportivo”.
“Il passaggio agli ottavi decisivio per il rinnovo di Skriniar? Sono cose ben distinte. In primis Skriniar merita il rinnovo di contratto. Siamo contenti di poter affrontare questo discorso. Abbiamo l’obbligo di sederci e negoziare il rinnovo perché se lo merita, speriamo diventi un punto di riferimento dell’Inter del presente e del futuro. Poi è chiaro che le negoziazioni si fanno in due e le decisioni si prendono in due, io sono ottimista di natura, spero si possa arrivare quanto prima al prolungamento importante per noi e per tutti”.
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