Florentino Perez aveva pianificato di trasferire il Real Madrid dal Bernabeu a un nuovo stadio nel mezzo di un parco a tema chiamato “RealMadridLand”. L’audace piano – una delle numerose rivelazioni che emerge dal libro “Messi vs Ronaldo” di Jonathan Clegg e Joshua Robinson – è arrivato abbastanza lontano da portare il presidente dei Blancos a trattare con un gruppo di ex dirigenti Disney guidati dal CEO Michael Eisner.
Perez aveva fatto inoltre realizzare un progetto di base con disegni di montagne russe legate ad alcuni dei gol più iconici della storia del Real Madrid, come ad esempio il tiro al volo di Zinedine Zidane che diede la vittoria alle Merengues nella finale di UEFA Champions League del 2002. Perez aveva iniziato a studiare l’idea nella stagione 2017/18, quando si era reso conto della drastica necessità di trovare nuovi flussi di ricavi per stare al passo con i club-Stato come Manchester City e PSG.
Tuttavia, scrive The Independent, il progetto è andato in frantumi perché Eisner e il suo team si sono resi conto che Perez avrebbe avuto bisogno del 75% in più del budget da 1,4 miliardi di euro inizialmente stanziato. Inoltre, c’erano preoccupazioni sul fatto che il campo di allenamento si trovasse nel mezzo del parco a tema, consentendo potenzialmente ai club rivali di “osservare” la squadra durante le sedute.
I costi in costante crescita avevano spinto Perez a studiare qualcosa di nuovo. Rendendosi conto della necessità di seguire una strada diversa, il presidente aveva pensato che la realizzazione di un parco a tema fosse equiparabile all’ingaggio di un grande giocatore in termini di clamore intorno al club e che anche il “sacrilegio” di trasferirsi lontano dal Bernabeu potesse essere rivalutato come evoluzione necessaria.
Il libro descrive in dettaglio come il presidente vedesse la questione come una «necessità finanziaria» per tenere il passo, il che ha portato a un incontro con gli ex dirigenti della Disney. «Nel nostro mondo, siamo grandi quanto la Disney. Il Real Madrid deve fare cose del genere perché siamo il club numero uno e l’unico modo per rimanere lì è essere sempre il primo grande innovatore», avrebbe detto Perez, secondo una fonte.
“RealMadridLand” sarebbe essenzialmente servito come un nuovo quartier generale per il club, con un parco divertimenti e uno stadio vicino a Valdebebas, nonché un complesso per gli allenamenti con tutte le squadre dai calciatori più piccoli alla prima squadra. Il team di Eisner ha trascorso tre mesi a studiare i piani ed è tornato con un elenco di perplessità. Tra queste, anche il fatto che il Real avesse già un parco a tema Warner e i dubbi sul fatto che “RealMadridLand” potesse chiudere il bilancio in pareggio.
Alla fine, il presidente del Real Madrid aveva intavolato accordi solo per 1,4 miliardi di euro in termini di finanziamenti e uno spazio della dimensione di 130 acri. Gli ex dirigenti della Disney hanno concluso che fossero necessari almeno 2,5 miliardi di euro e un appezzamento di terreno più vicino ai 250 acri per poter costruire anche un hotel e un centro congressi, criticità che hanno convinto Perez a guardare altrove.