Arriva il primo provvedimento dopo lo “sgombero” della Curva Nord durante la partita fra Inter-Sampdoria. Come riporta Il Corriere della Sera, è stato comminato il Daspo per uno degli ultrà identificati dalla Digos, che ha aggredito un tifoso che non voleva abbandonare il suo posto ed è stato fatto cadere con una spinta.
Nel frattempo, la Digos sta concludendo l’analisi delle videocamere per identificare altri ultras, al momento sono 10 quelli conosciuti, mentre stanno arrivando sempre più denunce social dai tifosi, non appartenenti alla Curva Nord, che hanno riportato di intimidazioni subite per abbandonare il loro posto. «L’Inter combatte ogni tipo di violenza fisica e verbale – aveva commentato l’amministratore nerazzurro Giuseppe Marotta a Sky – facciamo tante iniziative. Lo paragono al VAR, cerchiamo di fare sempre meno errori ma ci sono, come con la violenza, non riusciamo a debellarla e serve ci sia aiuto da parte di istituzione, club e tifosi».
Intanto, sembra essere chiaro lo svolgimento della serata, dalla dinamica dell’agguato, che ha portato alla morte di Vittorio Boiocchi, all’ordine degli ultras di abbandonare la Curva Nord. Dalle 19:48 quando Boiocchi viene ucciso da cinque colpi di pistola a quando i capi della Curva apprendono la notizia e decidono di lasciare lo stadio e recarsi al Baretto, luogo storico di ritrovo nerazzurro.
Si sta, inoltre, lavorando per identificare gli account sociale da dove sono partite le prime segnalazioni e per rintracciare ulteriori testimoni, fra cui le due persone che hanno telefonato al 112 un’ora dopo la fine della partita e che avevano segnalato di essere allontanati con la forza dai propri posti.