L’operazione legata al bond da 415 milioni emesso lo scorso gennaio ha portato ad un ulteriore aumento del costo degli interessi a bilancio per l’Inter. La cedola infatti è stata fissata al 6,75%, in crescita rispetto al 4,875% dei due precedenti bond, valore maggiore che ha portato ad una crescita dei costi a bilancio.
Nell’esercizio al 30 giugno 2022, così, l’Inter ha registrato costi per interessi (legati alle sole operazioni finanziarie realizzate dal club, senza considerare le altre voci) in crescita a oltre 40 milioni di euro: in calo quelli legati ai debiti verso le banche (da 2,5 a 1,5 milioni di euro), sono cresciuti quelli legati agli oneri accessori su finanziamenti e prestiti obbligazionari (da 216mila euro a 5,4 milioni), così come quelli sulle obbligazioni (da 22,2 a 25,3 milioni) e quelli legati al factoring (da 4mila euro a 7,8 milioni), in una situazione che caratterizza i bilanci del club nerazzurro ormai da alcune stagioni.
La crescita degli interessi è partita dal 2014/15 quando l’allora patron Erick Thohir decise di rifinanziare il debito della società, lasciato dalla gestione Moratti, chiedendo a Goldman Sachs un finanziamento da 230 milioni. Nel bilancio al 30 giugno 2015, gli interessi legati all’operazione salgono a 18,6 milioni, contro i 7,6 milioni di interessi su debiti verso banche (e 10,8 milioni complessivi) al 30 giugno 2013, ultimo esercizio gestito interamente da Moratti.
Gli interessi passano poi a 17,1 e 16 milioni nei bilanci 2015/16 e 2016/17, quest’ultimo il primo invece dell’era Suning. Nel dicembre 2017, la scelta è quindi quella di tornare sul mercato per rifinanziare il prestito ottenuto da Thohir (che aveva scadenza nel 2019) con un bond da 300 milioni di euro, a cui si aggiunge anche una linea di credito revolving da 50 milioni. Nel 2017/18, così, gli interessi (compresi anche quelli legati alla linea di credito da 50 milioni) superano i 21 milioni, calando poi a 17,8 milioni nel 2018/19 e passando poi a 18,5 milioni nel 2019/20.
Nel luglio 2020, al bond da 300 milioni se ne aggiunge un secondo da 75 milioni, che fa schizzare gli interessi nel bilancio 2020/21 a quota 24,9 milioni, passando poi a oltre 40 milioni nel 2021/22. La cifra complessiva sale, così, a quota 175 milioni dal 2014 in poi, con una media pari a 21,9 milioni di euro a stagione.
Per fare un confronto, il costo a bilancio di Dusan Vlahovic per la Juventus (stipendio lordo e ammortamento) è pari a circa 30 milioni di euro annui, quindi circa 10 milioni in meno rispetto ai costi che l’Inter utilizza per pagare gli interessi sui debiti.
Inter, gli interessi su finanziamenti e bond dal 2014
Dati in milioni di euro
Bilancio | Interessi |
14/15 | 18,651 |
15/16 | 17,180 |
16/17 | 16,520 |
17/18 | 21,262 |
18/19 | 17,856 |
19/20 | 18,592 |
20/21 | 24,988 |
21/22 | 40,208 |
TOTALE | 175,257 |