Entro la fine del mese di novembre la Lazio deve mettere sul tavolo un progetto serio se vuole portare avanti il sogno Flaminio. Lo riporta Il Tempo, spiegando che i documenti sono in mano al presidente del club biancoceleste Claudio Lotito, ma serve uno scatto importante per non avere rimpianti.
Sono molteplici le difficoltà sollevate dal numero uno della Lazio, alla ricerca della soluzione giusta per quello che spera diventi la futura casa del club capitolino. La copertura, il parcheggio, i posti sugli spalti sono molti dei problemi da risolvere, mentre il tempo stringe e il Comune pressa per arrivare a una soluzione.
Alessandro Onorato, Assessore allo Sport di Roma, ha lanciato un ultimatum proprio in questi giorni: «Non possiamo aspettare in eterno una disponibilità e una progettualità concreta della Lazio, sarebbe l’errore che hanno fatto le giunte precedenti tanto che oggi il Flaminio è diventato il simbolo dell’immobilismo. I documenti sono nelle mani del presidente Lotito, il Comune può esprimersi sulla fattibilità del progetto se ce n’è uno, che a oggi non c’è. Possiamo aspettare al massimo entro la fine dell’anno, poi a quel punto esplorare anche altre progettualità».
Il futuro del Flaminio non dipende però solo dalla Lazio. Ci sono dei vincoli progettuali da dover rispettare, sui quali la famiglia Nervi ha sempre dimostrato di non voler transigere. La Segretaria generale della Pierluigi Nervi Project Foundation, Elisabetta Margiotta Nervi, ha detto che «passano i giorni e non succede nulla, anzi, l’impianto si degrada sempre di più. Siamo delusi, abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere».
Non solo, è arrivato anche l’attacco al patron laziale: «La strategia di Lotito non la capisco: non è l’amministrazione comunale che deve proporre, il Comune valida, approva o respinge un progetto che riceve. La giunta non può dare assicurazioni senza vedere un progetto concreto». Ed è proprio a questo che il club sta lavorando, con l’obiettivo di presentare entro la fine del mese di novembre una proposta concreta.