Il Campionato del Mondo di calcio che si giocherà in Qatar sta ormai per iniziare e continua a fare notizia la drammatica situazione dei tantissimi lavoratori migranti che vivono e prestano la loro manodopera nel Paese.
Il calcio, questa volta, sembra davvero non voler chiudere gli occhi. È vero, si dice sempre che lo spettacolo deve continuare qualunque cosa accada, ma farlo almeno ponendosi delle domande e cercando attivamente di trovare soluzioni ai problemi è doveroso.
Così, la Federcalcio danese ha preso una decisione: donerà 10 corone (che equivalgono a poco più di un euro) ai lavoratori migranti in Qatar per ogni gol realizzato nel mese di novembre in Danimarca nelle partite di calcio professionistico e non professionistico sia maschili sia femminili.
Lo scorso anno furono segnate circa 55.000 reti.
Il denaro sarà inviato a The Building and Worker’s International, il sindacato dei lavoratori del settore edile, con l’accordo che la donazione andrà direttamente a contribuire al miglioramento delle condizioni dei tanti operai che hanno lavorato nell’organizzazione della Coppa del Mondo.
“Non vediamo l’ora che arrivi il Mondiale – si legge nella dichiarazione della Federcalcio danese – e di supportare la nostra squadra. Tuttavia siamo ancora scettici riguardo le riprovevoli violazioni dei diritti che hanno subito alcuni lavoratori in Qatar, pertanto a nome di tutto il calcio danese vorremmo contribuire con fondi ai lavoratori migranti in modo che più persone possano avere condizioni migliori in futuro”.
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