Mancava il commento del presidente dell’ECA, Nasser Al Khelaifi, sull’incontro con Bernd Reichart, amministratore della A22, società che porta avanti il progetto della Superlega.
Il numero uno dell’ECA, e presidente del PSG, ha commentato così, durante la riunione UEFA: «Purtroppo, come abbiamo visto ieri nel nostro incontro con A22, forse diventa A23 o A24, un nuovo marchio ogni anno, alcune persone continuano a provare a riscrivere la storia e dividere il calcio con presentazioni di PR e power-point. Ad essere sincero, mi sento triste per loro perché ieri hanno dimostrato di non capire il calcio o il suo ecosistema».
Sistemato Reichart, Al Khelaifi si è rivolto a Florentino Perez, presidente del Real Madrid, che in passato ha paragonato la Superlega e i suoi club a Federer e Nadal, sottolineando come questa fosse la partita più seguita e voluta dal tutto il mondo, non solo da quello del tennis.
«Si parla di Nadal e Federer. Ho una piccola esperienza nel tennis da ex giocatore – ha commentato Al Khelaifi -. Lasciate che vi dica che Rafael e Roger sono due dei più grandi atleti nella storia di questo sport. Questo non è perché hanno giocato insieme tutto il tempo. È perché hanno lavorato così duramente. Ogni partita era importante, qualunque sia la classifica contro cui stavano giocando. Non hanno mai chiesto una lega chiusa di migliori giocatori. Hanno difeso la famiglia del tennis. Per favore, non usate i loro grandi nomi per giustificare i loro fallimenti».
Il presidente del PSG ha evidenziato, inoltre, il parere dei tifosi dei club presenti all’incontro di ieri. “Il futuro del calcio europeo deve tener conto degli interessi di tutte le parti interessate. Tutti i campionati, tutti i club, le federazioni nazionali, i tifosi e tutte le comunità che hanno bisogno del nostro aiuto. In particolare, dobbiamo pensare di più ai tifosi . All’incontro di ieri, la voce dei gruppi di tifosi è stata ascoltata forte e chiara. Hanno parlato con il cuore. L’interesse personale non ha posto nel calcio. E sono totalmente d’accordo. Non abbiamo nemmeno bisogno di demolire le cose per riformarli. Possiamo apportare un grande cambiamento positivo dall’interno del sistema: l’UEFA e l’ECA lo hanno già dimostrato l’anno scorso”.
D’altra parte, il presidente del PSG ha anche smentito l’argomento secondo cui la Champions League non è competitiva con quanto accaduto finora quest’anno: «Abbiamo sentito che la Champions League non è abbastanza emozionante e che il calcio europeo è completamente rotto. Ma loro continuare a giocare i tornei (riferito a Madrid, Barça e Juventus, ndr), non capisco. La scorsa settimana, nel caso del mio club, la vincitrice del girone è stata decisa all’ultimo minuto: complimenti al Benfica, meritato vincitore. E tutte le squadre del girone D avrebbero potuto essere le prime o le ultime del girone, ma a quanto pare non è abbastanza entusiasmante e loro hanno la soluzione».
«Dicono che la Champions League non sia abbastanza competitiva. Ma molti grandi club non si sono qualificati alla fase a eliminazione diretta. Questa avrebbe potuto essere la mia squadra: questo è il calcio. Nessun club ha il diritto divino di vincere» ha concluso Al Kheaifi.