Gravina spese club
(Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

La vittoria della Lazio nel derby della Capitale contro la Roma è stata parzialmente oscurata dai cori antisemiti intonati da parte della Curva Nord biancoceleste.

Per approfondire l’accaduto, ed eventualmente individuare i colpevoli, la FIGC ha aperto un’inchiesta. Proprio su questo tema il presidente Gabriele Gravina ha voluto dire la sua, a margine del Museo del Calcio di Coverciano al Salone d’Onore del Coni a Roma: «Episodi come questo si contrastano con forme di repressione ed educazione a cominciare da famiglie e scuole. Al di là della discriminazione razziale o territoriale, è una ferita lacerante nella nostra socialità».

«Mi rattrista vedere ragazzi di 12-13 anni festeggiare con quei cori beceri – ha concluso Gravina -. Possiamo interrompere tutto questo solo con un processo di educazione. con la presidente dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ndr), Noemi Di Segni, stiamo creando percorsi collaborativi. L’obiettivo è reprimere, educare e soprattutto prevenire. Chiediamo collaborazione anche alle nostre società per identificare subito i soggetti responsabili».

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