Se il dialogo fra UEFA, ECA, e la società, A22, che porta avanti il progetto Superlega, si preannuncia difficile e sarà portato avanti ancora per molto tempo, un piccolo spiraglio si è comunque aperto, nonostante le prime dichiarazioni non facessero ben sperare.
La UEFA, nella figura del suo presidente Aleksander Čeferin, come riporta Tuttosport, ha garantito che non sanzionerà i club che vorranno affrontare e discutere sul tema Superlega o affrontare un confronto sulla creazione di altre competizioni indipendenti.
All’incontro, avvenuto martedì e durato circa tre ore, erano presenti diversi esponenti delle leghe nazioni, fra cui il presidente della Liga, Tebas, e l’amministratore delegato della Lega Serie A, De Siervo. Nessun esponente, invece, del massimo campionato europeo, la Premier League, da sempre contro la Superlega che metterebbe a repentaglio la sua posizione di indiscussa leadership all’interno dei campionati nazionali.
Una delle tante richieste di A22 è stata fin da subito assecondata e la UEFA non sanzionerà quei club, come successo nel 2021, che si confronteranno, non solo per quanto riguarda un confronto sulla Superlega, ma anche su alte questioni importanti per il mondo del calcio.
E a questo proposito la UEFA si è dichiarata sorpresa da una situazione scoperta durante l’incontro, senza però lesinare critiche: «La A22 sostiene di non rappresentare i tre club rimasti (Juventus, Real Madrid e Barcellona) e di volere il dialogo, ma quando gliene viene data la possibilità non ha nulla da dire. Il momento del vero dialogo sarà mercoledì 9 novembre, quando a Nyon si terrà il Convegno sul futuro del calcio europeo. Federazioni, club, leghe, allenatori, giocatori, tifosi, agenti e amministratori si riuniranno per discutere i veri problemi del calcio, non per convincere banchieri e direttori marketing con idee che mettono a rischio il calcio».
Un passo indietro sulle sanzione, ma certamente non un’apertura al progetto Superlega. La UEFA, se ci fosse stato bisogno, si è dimostrata ferma sulle proprie posizione, ma meno autoritaria, visto che è in corso una causa presso la Corte di Giustizia Europea tra Superlega e il massimo organo europeo proprio per verificare se c’è o meno una posizione di monopolio e abuso di posizione di dominio dell’UEFA. Il verdetto è atteso per il mese di marzo.