L’amministratore delegato di MediaForEurope Pier Silvio Berlusconi ha parlato nella giornata di oggi in conferenza stampa, per presentare i numeri legati agli ascolti Mediaset e per parlare dei programmi della tv di Cologno Monzese. Tra i temi toccati anche quello dei Mondiali alla Rai e il potenziale interesse nei confronti di Sky Italia.
MediaForEurope non sarebbe interessata ad acquistare il business italiano della pay-tv di Comcast se fosse in vendita. «In Italia no, non è il nostro mestiere. Nella pay-tv abbiamo già dato», ha detto con riferimento all’esperienza di Mediaset Premium. Secondo indiscrezioni riportate da Reuters, in Germania Prosiebensat, di cui Mfe è primo azionista, guarderà al dossier Sky Deutschland che la controllante americana potrebbe vendere.
«E’ giusto guardare tutto. Il fatto che il nuovo management di Prosiebensat si impegni ad analizzare ipotetiche alleanze con Sky non è sbagliato. Nello specifico, non mi pare che parliamo di business del futuro, la pay-tv classica è in grande difficoltà», ha aggiunto Berlusconi parlando delle voci sulla possibilità che il gruppo rilevi Sky in Germania.
Poi una battuta sull’editoria: «Adesso c’è il nuovo governo: lasciamolo in pace, ha mille problemi da affrontare, ma penso che l’editoria nazionale debba essere tenuta in altissima considerazione, da parte di chiunque sia al governo in Italia e nei singoli paesi europei. Oggi è tutelata? Forse sì. Lo è abbastanza? Forse no». La richiesta di Pier Silvio Berlusconi all’esecutivo è «farci almeno lavorare con parità di condizioni rispetto ai mostri del web, big tech, Ott, che occupano pochissimo, hanno un livello di tasse regolato a livello europeo ben più vantaggioso rispetto alle aziende italiane» e per di più «licenziano migliaia di persone».
Poi una battuta sui Mondiali in Qatar, che dopo aver trovato casa a Mediaset nel 2018 saranno trasmessi dalla Rai, ancora una volta senza l’Italia: «La cifra che ha offerto la Rai è esagerata. Avevamo fatto un’offerta ma alla fine siamo contenti. Meglio che l’abbia la Rai che qualunque competitor, ma da cittadino mi chiedo: 200 milioni di investimento, ma che senso ha? E’ servizio pubblico? Qualcuno può pensare che le partite dei Mondiali non sarebbero state visibili?».