Serie A fuorigioco semiautomatico
(Foto: Michael Regan/Getty Images)

«Il mondo del calcio è stato saccheggiato da questo episodio, che presenta ancora dei lati oscuri che non comprendiamo». Lo ha detto nella giornata di ieri il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, parlando del caso D’Onofrio, evento che ha portato la Federcalcio a spostare la giustizia degli arbitri nell’ambito di quella federale dal primo gennaio.

Il voto sulla decisione è unanime, ma sofferto. In particolare, Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, avrebbe voluto una reazione più forte. Nel consiglio – scrive La Gazzetta dello Sport – ha proposto una commissione d’inchiesta formata da una o più personalità di alto livello giuridico per fare luce sulla vicenda e capire se ci possano essere state altre responsabilità.

La Lega ha insistito poi sulle iniziative di rafforzamento della classe arbitrale:

  • completamento del percorso professionistico della categoria;
  • data certa per il fuorigioco semiautomatico;
  • nuovo protocollo VAR per evitare disparità di interventi.

Alla fine, anche la Lega Serie A ha votato sì dopo che pure Trentalange si era detto d’accordo. Una scelta per evitare lacerazioni in un frangente così delicato. Gravina ha anche detto di «non escludere nulla» sulla possibile «rivisitazione» dei verdetti emessi in procedimenti promossi dal procuratore capo dell’Aia.

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