I chioschi Budweiser davanti al Khalifa International Stadium (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Budweiser è pronta a chiedere una riduzione di circa 50 milioni di euro alla FIFA per quanto riguarda il contratto di sponsorizzazione firmato con la federcalcio mondiale, dopo lo scontro sulla vendita di birra negli stadi in Qatar.

Nei giorni scorsi infatti la FIFA, a Mondiale già iniziato, su richiesta del paese arabo aveva infatti comunicato ufficialmente lo stop della vendita della birra alcolica brandizzata Budweiser nelle zone limitrofe agli impianti dove si sta giocando la Coppa del Mondo. “È una vergogna”, il contenuto di un tweet poi cancellato partito dall’account ufficiale del marchio statunitense, che nei giorni scorsi ha poi spiegato che il corrispettivo di birre alcoliche non vendute in Qatar finiranno al Paese che alzerà la coppa in finale.

Tuttavia, riporta il Sun, il marchio analcolico dell’azienda, Bud Zero, è ancora disponibile negli stadi e l’alcol è ancora disponibile nelle fan zone e in alcuni locali autorizzati. Resterebbero comunque motivi legali per andare allo scontro con la FIFA, ma il brand statunitense ha messo nel mirino i Mondiali in casa del 2026 (c’è già un contratto da 110 milioni di euro) e per questo non vuole rompere con la federcalcio internazionale

L’obiettivo è quindi di chiedere una riduzione del corrispettivo proprio per i Mondiali 2026 pari a circa 50 milioni di euro, portando così l’accordo ad una cifra definitiva pari a circa 60 milioni di euro. Se non sarà possibile raggiungere un accordo di tra le due parti, il brand potrebbe intraprendere un’azione legale contro la FIFA per violazione del contratto, una mossa che potrebbe costare molto di più all’organo di governo mondiale.

SKYGLASS A 11,90 EURO AL MESE CON 3 MESI DI SKY E NETFLIX INCLUSI. SCOPRI L’OFFERTA: SKYGLASS, MOLTO PIÙ DI UNA TV

PrecedenteLa richiesta della Danimarca: Nazionali UEFA fuori dalla FIFA
SuccessivoCaso D’Onofrio, rigettata la richiesta di scarcerazione