Andrea Agnelli ha lasciato la Juventus, ma lo ha fatto da presidente del club bianconero. Ora, continuerà a seguire la squadra da proprietario. La Juve è controllata infatti da Exor, holding partecipata a sua volta dalla Giovanni Agnelli BV, società di diritto olandese della quale lo stesso Andrea Agnelli detiene una quota di oltre l’11% insieme alla sorella Anna.
Non solo la Juventus. Secondo Tuttosport Agnelli non è intenzionato ad abbandonare il mondo del calcio in generale, il cui destino gli sta a cuore. Il riferimento è in particolare al suo impegno nel progetto Superlega, sostenuto dalla convinzione che il modello attuale di monopolio dell’UEFA non possa funzionare in maniera efficiente dal punto di vista economico.
Agnelli continuerà dunque con un lavoro di lobby per la Superlega, in attesa che a metà dicembre si pronunci l’avvocatura della Corte di Giustizia dell’Ue, un primo passaggio che darà indicazioni su quello che potrà essere il parere della Corte stessa, atteso tra i mesi di marzo e aprile del 2023.
A quel punto, la Superlega potrebbe diventare un’avventura fallita o una realtà da costruire concretamente, magari proprio attraverso la A22 del CEO Bernd Reichart, che proprio nella giornata di lunedì si trovava a Bruxelles per incontrare il Parlamento europeo e spiegare il nuovo progetto alla politica.
Agnelli, da questo punto di vista, rimarrà un punto di riferimento per il progetto che vede impegnati anche il presidente del Real Madrid Florentino Perez e quello del Barcellona Joan Laporta. Ma non solo, dal momento in cui ulteriori club avrebbero mostrato interesse nell’idea, pur non essendo ancora usciti ufficialmente allo scoperto.