Juve udienza preliminare sede
Il logo Juventus all'Allianz Stadium (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

Perché la Juventus ha riscritto il bilancio? La Juventus ha approvato un nuovo progetto di bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno del 2022. Una revisione che ha portato a un nuovo rosso – di 239 milioni, inferiore rispetto a quello calcolato con la versione precedente – e che ha visto modificarsi anche il bilancio 2021, con perdite maggiori rispetto a quelle precedentemente registrate.

Ma perché la Juventus ha riscritto il bilancio? Come mai è intervenuta sui conti? La risposta la dà lo stesso club bianconero, spiegando che il CdA tenutosi il 28 novembre 2022, «anche a esito dell’acquisizione di nuovi pareri legali e contabili da parte di esperti indipendenti incaricati dalla Società resi alla luce dell’esame della documentazione rilevante relativa all’indagine della Procura, ha rilevato che le c.d. “manovre stipendi” sono connotate da profili complessi relativi a elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile».

Le “manovre stipendi” – divise tra prima e seconda manovra – si riferiscono a due separati accordi che il club bianconero ha raggiunto con i calciatori per la riduzione dei compensi nelle stagioni 2019/20 e 2020/21. Intese alle quali sono seguiti successivi accordi per l’integrazione degli stessi compensi (non con tutti i tesserati) negli anni successivi. E i problemi principali hanno riguardato proprio la contabilizzazione di questi costi.

In questo contesto, il Consiglio di Amministrazione, in via di adozione di una prospettiva di accentuata prudenza, dopo aver attentamente considerato potenziali trattamenti contabili alternativi, «ha ritenuto di rivedere alcune stime e assunzioni che comportano rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022», approvando un nuovo progetto di bilancio di esercizio e un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022.

Perché la Juventus ha riscritto il bilancio – Le novità implementate

Per questo motivo, spiega la Juventus, nel nuovo progetto di bilancio:

  • è stata rivista al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nelle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021 hanno rinunciato a parte dei propri compensi e con i quali sono stati successivamente concordati, rispettivamente integrazioni salariali e “loyalty bonus” (accordi individuali di integrazione dei compensi variabili, con il vincolo della sussistenza del tesseramento del calciatore con la società a determinate date, ndr);
  • gli accantonamenti degli oneri per le integrazioni salariali della c.d. “prima manovra” e degli oneri per i “loyalty bonus” della c.d. “seconda manovra” sono stati riflessi pro-rata temporis a partire dalle date di partenza di una c.d. “constructive obligation” (un’obbligazione implicita, ndr) prudenzialmente identificate, con il supporto degli esperti indipendenti, nel mese di giugno 2020 per la c.d. “prima manovra” (mese della ripresa delle competizioni sportive) e nel mese di maggio 2021 per la c.d “seconda manovra” (mese in cui sarebbero state siglate le bozze di scritture integrative).

Questo approccio seguito dalla Juventus comporta una differente ripartizione degli oneri di cui sopra sugli esercizi chiusi al 30 giugno 2020, 2021 e 2022, rispetto a quanto esposto nei bilanci precedentemente approvati della società. «Di converso, gli effetti di tale approccio sono nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto degli esercizi chiusi al 30 giugno 2020, 2021 e 2022», spiega la Juve.

Di seguito la sintesi dei principali effetti della riesposizione sui bilanci di esercizio e consolidati per gli esercizi interessati:

La Juventus, in chiusura, ha comunque sottolineato – a dimostrazione della presenza di differenti interpretazioni – che le «riesposizioni differiscono rispetto agli adeguamenti derivanti dai rilievi sollevati dalla Consob […] e dalle contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino».

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