Elkann grana Italian Independent
(Foto: Vincenzo Lombardo/Getty Images)

Non soltanto l’inchiesta della Procura di Torino sui bilanci della Juventus. In casa Elkann tiene banco anche la questione Italian Independent, società di occhialeria fondata da Lapo Elkann nel 2006. La società – spiega Verità&Affari – è alla ricerca di un’intesa con i creditori per l’omologazione dell’accordo di ristrutturazione nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi.

Difficilmente si riuscirà a convincere i creditori della validità del progetto. Nell’aria c’è infatti grande nervosismo non solo per come è stata gestita l’azienda, ma anche per l’andamento del titolo che in un anno ha praticamente perso il 90% del suo valore. E senza l’ok dei creditori si rischia il collasso dopo un buco che sfiora i 25 milioni, a meno che gli Elkann non mettano mano al portafoglio.

Un’opzione che appare verosimile sia perché le cifre in gioco sono molto contenute per le tasche della famiglia di origini torinesi e sia perché si vorrebbe evitare di mettere ulteriore carne al fuoco quando già le attenzioni sono rivolte alle “partite” Juventus e GEDI.

Nella lettera ai creditori, Italian Independent fa un «aggiornamento circa lo stato attuale degli incassi derivanti dai crediti commerciali e dalla liquidazione del magazzino indicato nel Piano di Risanamento per complessivi 1,217 milioni entro il 31/12/2022», come si legge nel documento riportato da Verità&Affari.

In dettaglio, spiega che «alla data del 30.11.2022, lo stato degli incassi derivanti dai crediti commerciali e dalla liquidazione del magazzino ammonta a circa 527.043 euro per i crediti e 299.797 euro per il magazzino, per un totale complessivo pari a 826.840 euro». Mancano all’appello poco meno di 400mila euro che l’azienda si dice certa di poter riscuotere «entro la data di omologazione dell’accordo di ristrutturazione che, si ricorda, era inizialmente prevista per il mese di dicembre 2022 ed oggi, in virtù della proroga delle misure protettive (resasi necessaria in conseguenza delle tempistiche segnalate dagli istituti di credito per esaurire le relative deliberazioni interne), è auspicata per il mese di marzo 2023».

Per allora si saprà se i creditori sono disposti a mettere una pietra sul disastro Italian Independent. O se hanno intenzione di mettere alle strette gli Elkann costringendoli a mettere mano al portafoglio.

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