La Juventus cade ancora una volta in Borsa. Il titolo del club bianconero perde il 3,7% in apertura di seduta e ritocca i minimi dal 2016 dopo il tonfo già fatto registrare in chiusura nella serata di ieri, con la capitalizzazione di mercato che scende a 623 milioni di euro.
La Borsa di Milano (+0,2%) nel complesso gira in positivo dopo un avvio piatto. A Piazza Affari si mettono in mostra le banche mentre si attendono i prossimi rialzi dei tassi d’interesse. Lo spread tra Btp e Bund sale a 183 punti, rispetto ai 179 punti dell’avvio, con il rendimento al 3,6%.
Nel listino principale in luce le utility, con il prezzo del gas in lieve rialzo. Bene Hera (+1,7%), Italgas (+1,6%), Enel (+0,8%), A2a e Erg (+0,3%). Tra le banche si mettono in mostra Mps (+1,2%), Bper, Intesa e Unicredit (+0,4%). In controtendenza Banco Bpm (-0,2%). Seduta positiva per Tim (+0,7%), alle prese con le vicende della Rete Unica.
Andamento negativo per l’energia con il petrolio poco mosso. In flessione Tenaris (-0,9%), Eni (-0,6%) e Saipem (-0,4%). Contrastato il comparto dell’auto con Iveco che cede l’1,2%, Cnh lo 0,2% mentre Stellantis è in rialzo dello 0,3%.