Procura pressioni Juventus
(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Dopo giorni di tempesta arriva una prima notizia positiva per la Juventus. Una novità che riguarda, secondo quanto riporta Tuttosport, la sempre più probabile rinuncia dalla parte della Procura al sequestro di 437mila euro, che era stato stabilito per la contestazione sul pagamento dell’IVA. In realtà, il Gip aveva già respinto la richiesta della Procura al sequestro, la rinuncia di quest’ultima è intesa sul possibile appello che avrebbe potuto portare avanti per ribaltare la decisione.

I 437mila euro sotto osservazione, scriveva la Procura, erano stati indicati «quale asserito profitto di reati tributari». Al fine di evadere l’IVA, secondo la tesi della Procura, per gli anni che vanno dal 2018 al 2021, si indicavano nella dichiarazione annuale della Società relativa all’imposta, elementi passivi fittizi avvalendosi di fatture – emesse da agenti sportivi – riferite in tutto e/o in parte a operazioni inesistenti.

Quindi, se venisse confermata questa indiscrezione, andrebbe depennata dal calendario la data di mercoledì 21 dicembre, quando le parti in causa avrebbero dovuto confrontarsi al tribunale del riesame, dove a decidere sono tre giudici. Importante, per la Juventus, è invece il 18 dicembre, quando la Procura generale della Cassazione deciderà se accogliere o meno la richiesta dei legali bianconeri di spostare il procedimento da Torino a Milano, dove risiede la Borsa, o in subordine a Roma.

Ma la Juve potrebbe, qualora questa richiesta fosse respinta, rifarsi alla prima udienza Gup (giudice dell’udienza preliminare) prevista per la fine di febbraio.

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