Anche Lindsell Train si espone sul caso Juventus. Il club bianconero – e i suoi dirigenti, tra i quali il presidente dimissionario Andrea Agnelli – si trovano al centro dell’indagine della Procura di Torino su “operazioni incrociate” e “manovre stipendi” in relazione ai bilanci dal 2020 al 2022, colpiti dalle difficoltà portate dall’emergenza Coronavirus.
Il fondo inglese è il secondo socio della Juventus dopo Exor, con una quota dell’11,9% del club bianconero, motivo per cui sta monitorando i fatti che riguardano la società. Parlando della Juve, Lindsell Train sottolinea che «l’intero CdA si è dimesso in risposta all’indagine in corso da parte della Consob e della Procura di Torino su presunte irregolarità contabili. È troppo presto per commentare i procedimenti poiché la situazione è ancora in evoluzione, ma continuiamo a confrontarci con la dirigenza del club».
Non è la prima volta che Lindsell Train prende posizione per questioni inerenti la Juventus. Era già successo a seguito del lancio del progetto per una Superlega europea. In quell’occasione il fondo inglese specificò di aver espresso tutto il suo «disappunto per il danno reputazionale che Juventus e Manchester United si sono procurati».
Ma chi è Lindsell Train? Si tratta di una società di investimento mobiliare fondata nel 2000 dai broker Michael Lindsell e Nick Train che dopo aver lavorato insieme nelle maggiori istituzioni finanziarie della City si sono messi in proprio. La società (specializzata soprattutto nella gestione di mandati di investimento per conto di clienti istituzionali) è per oltre il 73% ancora nelle mani dei due fondatori.
Ricordiamo che la Juventus non è l’unica società sportiva di cui il fondo inglese detiene quote. Ci sono anche il Manchester United (di cui ha in mano il 20% delle quote) e il Celtic Glasgow. Altre grandi società nelle quali Lindsell Train mantiene partecipazioni sono Nintendo, Prada e Heineken.