Non solo il suo futuro calcistico. Cristiano Ronaldo è al lavoro per capire come ottenere i famosi 19,9 milioni di euro di stipendi arretrati dalla Juventus, accantonati nel 2020/21 a causa dell’emergenza Coronavirus. Parliamo dell’ormai celebre “carta CR7”, della quale il portoghese ha in mano la sua copia.
Secondo La Gazzetta dello Sport, si tratta di una sorta di assegno in bianco con cui far valere i propri diritti, che gli inquirenti sospettano sia firmata dalla Juventus e non da lui, per non incorrere nel rischio di eventuali sanzioni (previste per accordi non depositati) da parte degli organi di giustizia del calcio.
Per questo i pm che indagano sui conti della Juventus e hanno rinviato a giudizio 12 persone (l’ormai ex presidente Agnelli compreso) più il club con le accuse di diffusione di notizie false e manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali di società quotate in Borsa, emissione di fatture false e ostacolo dell’esercizio delle funzioni di vigilanza, pensano che Ronaldo potrebbe farsi vivo a breve per sistemare la pendenza.
«AA (Agnelli, ndr) chiede informazioni sulla situazione di CR7. Sottolinea come questi sia andato via senza curarsi di finalizzare la sua posizione riguardo la manovra stipendi. Suggerisce di non rincorrerlo ma di aspettare che sia lui a sollevare la questione, se interessato. FC (Cherubini, ndr ) segnala che nessuno ha sollecitato CR7 su questo tema. L’importo della manovra che lo riguarda è 19 milioni. La lettera firmata dai giocatori nella scorsa stagione prevede che, nel caso in cui un giocatore non fosse tesserato per J alla data 05-09-2021, l’importo dovuto al giocatore venga corrisposto come incentivo all’esodo», recita una mail di fine agosto inviata dal manager Vincenzo Ampolo ad alcuni dirigenti bianconeri.
Un debito mai pagati, che la Juventus si sarebbe impegnata a saldare in «modo incondizionato» con la side letter ritrovata nelle perquisizioni di marzo negli uffici di un avvocato torinese. Una questione che forse la Juventus ha provato a risolvere prima, come testimonierebbe una mail di Cherubini (non indagato) del 14 ottobre 2021 di cui sarebbero in possesso gli inquirenti, in cui il Ds annuncia un appuntamento con Jorge Mendes per discutere della questione Ronaldo e anche di 6,7 milioni da versare all’agente del portoghese (che i pm sospettano siano commissioni).